
‘Ndrangheta, verso maxiprocesso al “direttorio”.
Chiuse indagini su 72 persone, c’è anche il senatore Caridi.

La dignità, contro il pizzo
Anche noi, feriti dalle mafie, abbiamo bisogno di un ospedale da campo dove venire ricoverati quando subiamo incendi,attentati, quando veniamo distrutti psicologicamente.

Oppido Mamertina e la sua mafia
I morti parlano e ti raccontano la lunga guerra di Oppido, il terrore della gente onesta, un paese intero piegato agli interessi criminali di poche famiglie.

Alle origini della caduta di Scopelliti
Reggio è una città difficile, amara, rancorosa e cattiva. Raramente disposta al perdono e alla comprensione.

Poliziotti, giudici e politici. In Calabria lo Stato è colluso
Calabria, terra di “giudici meschini”, come nel romanzo dello scrittore Mimmo Gangemi.

Un uomo in cammino
“Qui arrivano persone che scappano da situazioni difficili, abituati a fare una vita grama,miserabile. Hanno bisogno di riscatto”.

Via il prefetto di Reggio: sgradito agli amici di Alfano
La sensazione è che a Reggio Calabria al posto dei prefetti fossero arrivati i saraceni nemici, come se la ‘ndrangheta e un poderoso sistema di affari non avessero messo le mani sull’istituzione più importante di Reggio.

Scopelliti, Alfano e Reggio Calabria ancora commissariata
Tutto è perduto in riva allo Stretto? Forse no, basta andare di sera nella parrocchia di Giovanni Ladiana, prete gesuita con un passato di bracciante agricolo e muratore.

Le Madonne dell’antimafia
Basta in nome di chi per combattere la mafia è morto. Erano uomini che credevano in una Calabria libera, non avevano partite Iva e tv al seguito.

Rosi Bindi alla Commissione antimafia
Nel 1973, altri tempi e altri uomini politici, Pio La Torre si dimise da membro dell’Antimafia perché la Dc aveva nominato Giovanni Matta, già assessore all’urbanistica al Comune di Palermo ai tempi di Vito Ciancimino sindaco.

Reggio,Scopelliti e le paure della borghesia cittadina
Scopelliti ha già dimostrato di essere un animale politico che “sente” prima degli altri quel che si muove nella pancia della città. Forse è per questo che si “sente” mollato da borghesi e imprenditori e li anticipa scaricandoli.

I veleni di Reggio Calabria. Un poliziotto rivelò: “L’indagine fu pilotata”
Dopo il memoriale di Nino Lo Giudice, pentito in fuga un magistrato della Direzione nazionale antimafia racconta le confidenze del numero due della squadra Mobile Luigi Silipo

Calabria, intimiditi e allontanati dalla propria casa
Riceviamo e pubblichiamo la lettera – appello di Francesco Ventura, che denuncia la tragedia che sta vivendo insieme alla sua famiglia, dopo essere stato allontanato con le intimidazioni dalla sua abitazione. Il giovane lancia l’allarme e invoca l’aiuto di cittadini e istituzioni

Politici (e) malandrini
Negli anni Duemila i rapporti tra mafia e politica non si sono affatti affievoliti. Chi dà le carte, il politico o il mafioso?
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