
La reputazione offesa ad un mafioso, giornalista a giudizio…
Rino Giacalone sotto processo per avere applicato l’assunto di Peppino Impastato a proposito di mafia e di pezzi di merda

La mafia che ti fa anche i regali di compleanno
Il 15 maggio la mafia ha fatto un altro regalo, doloroso regalo a Maddalena Rostagno: ha ottenuto quello che da tempo chiedeva, vedere le foto del padre raccolte nella relazione del medico legale.

Don Mariano Agate è arrivato al capolinea
Una storia lunga, piena di sangue, di morti ammazzati, di tritolo che lui faceva partire dalla sua azienda e mandava in giro per l’Italia.

Antonio Manganelli e un rapporto del 28 marzo 1985
Nel 1986 Antonino Calderone, boss sconfitto della mafia catanese, decise di saltare il fosso, si trovò di fronte proprio Manganelli. “Lei, dottore, è sposato?”.

La trattativa Stato – mafia per il collaboratore Francesco Di Carlo
L’ex boss di Altofonte: “L’attacco di Berlusconi alla magistratura è una delegittimazione all’unica istituzione più indipendente”

Borsellino 20 anni dopo: l’obbligo della verità
Il ricordo dei magistrati Marcello Viola e Ambrogio Cartosio. E il pm Tarondo avverte: la politica continua a stringere mani che non dovrebbe stringere.

Trattativa – Intervista a Salvatore Borsellino: “Mancino mente”
Salvatore Borsellino “lo Stato deve prima di tutto darci giustizia. E’questo l’unico risarcimento che vogliamo, ma non in quanto famiglia Borsellino, ma come cittadini italiani. Se mai venisse alla luce l’agenda rossa che è stata trafugata dall’auto di Paolo, forse si potrebbero riscrivere parecchie pagine della storia di questo Paese.”

Vent’anni senza Falcone/2: nel 1988 la bocciatura per la guida dell’ufficio Istruzione
Il verbale della riunione del Csm del 19 gennaio 1988, si concluse con il voto che nominò il nuovo capo dell’ufficio istruzione del Tribunale di Palermo. In quelle 50 pagine l’esatta trascrizione degli interventi fatti dagli allora componenti dell’organo di autogoverno dei magistrati, che si pronunziarono pro e contro i due giudici che si contrapponevano, Giovanni Falcone e Antonino Meli, passò quest’ultimo, per come proposto dalla commissione incarichi direttivi.

Vent’anni senza Falcone/1: memoria e impegno antimafia
A vent’anni dalla scomparsa del giudice, della compagna Francesca Morvillo e degli agenti della scorta che persero la vita nella strage di Capaci (Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro) è necessario ricordare quell’impegno, quel fervore, quella forza che lo aiutava a sostenere che la mafia è un fenomeno umano e come tale ha un inizio e una fine. Oggi la memoria si fa impegno per chi vuole intraprendere un percorso di legalità.

Quelle polemiche tra Falcone e Orlando
Leoluca Orlando :”Potrei rispondere a chi mi punta il dito contro, con il gesto affettuoso di Paolo Borsellino il 25 giugno alla Biblioteca comunale.Chi mi chiede se ho sofferto nella polemica con Giovanni, non conosce l’intensità dei rapporti tra me e lui”

Borsellino, il maresciallo e l’agente dei servizi
Alessandra Camassa : “Dopo la strage di via D’Amelio mi chiamò per chiedermi di incontrarci e nel corso di un incontro mi fece un sacco di domande sulle ultime indagini di Borsellino. Era insistente, voleva sapere se erano venuti fuori elementi sull’imprenditore agrigentino Salamone e sul ministro Mannino

Mafia: il vice capo della Polizia, un poliziotto, Calogero Mannino e una telefonata
La Sicilia della fine degli anni 80, quella del periodo dell stragi, quella su cui si sta cercando di fare luce. Quella è la Sicilia che conosce profondamente il Questore Rino Germanà che la mafia cercò di uccidere il 14 settembre 1992
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