
Antimafia e illegalità “nello stesso piatto”
Retroscena dell’arresto per corruzione dell’ex sindaco di Calatafimi. Nella stessa seduta consiliare si parlò della cattura di un boss mafioso e dell’incarico di dirigente dell’ufficio tecnico che non si sarebbe potuto dare

Lo scandalo di Calatafimi, l’ex sindaco resta ai domiciliari
Scarcerati gli imprenditori Crisafulli. Il loro legale smentisce le notizie diffuse.

Calatafimi-Segesta, sindaco in manette
Spiegava come prevenire la corruzione ai suoi colleghi, e oggi è finito ai domiciliari per mazzette: arrestato dalla Polizia il sindaco di Calatafimi-Segesta

Matteo Messina Denaro, l’ultima fiancheggiatrice è la sorella Patrizia
.La preoccupazione dei Messina Denaro era quella che una serie di vessazioni che subiva in carcere l’ex re dei supermercati Despar, Giuseppe Grigoli, potessero fare danno, convincendo cioè Grigoli a collaborare con la giustizia.

Stadio e barbiere con l’auto blu, nei guai il sindaco di Trapani
Vito Damiano, generale dei Carabinieri, raggiunto da avviso di conclusioni indagini per abuso dalla Procura, danno al Comune per 317 euro. Intanto un falso passo carrabile spunta sul portone di una proprietà di famiglia.

Sfuggono alla morte e finiscono tra le mani dei caporali
A lavorare nelle campagne trapanesi non ci sono più i tunisini, ci sono senegalesi, sudanesi, uomini che arrivano dal Darfur, dalla Somalia, dal Centrafrica.

“Sono una persona perbene”
Il senatore D’Alì sentenza alla mano rivendica il diritto a non vedersi più associato al boss mafioso Matteo Messina Denaro. La Procura di Palermo però pensa già all’appello.

Il delitto di Mauro Rostagno 25 anni dopo /2
Il protagonista di questa storia non è morto, è vivo, vive con noi, con chi vuole vedere la mafia battuta.

Il delitto di Mauro Rostagno 25 anni dopo /1
Il 26 settembre del 1988 Mauro Rostagno è stato ucciso dalla mafia trapanese. Sgombriamo subito il campo dalle miserabili storie di corna, di spacci di droga, di tradimenti politici.

…e il senatore D’Alì mandò a dire
Il parlamentare sotto processo per concorso esterno in associazione mafiosa rompe il silenzio e dice di avere avuto a cuore il poliziotto Linares.

Il prete del barone
La Sicilia dal Gattopardo a casa D’Alì: sacerdoti custodi di misteri e segreti, pronti anche a risolvere i guai di famiglia. La storia però cambia e oggi ci sono gli uomini in tonaca che bussano alla porta dei magistrati chiedendo di essere ascoltati. Don Treppiedi racconta chi è il senatore D’Alì .

Le parole per negare una cittadinanza onoraria
Il Consiglio comunale di Trapani dopo otto anni conferisce il riconoscimento all’ex prefetto Sodano che rifiuta.

Chiedono il “pizzo”, arrestati
Castellammare del Golfo, la mafia tenta di rialzare la testa e nel mirino aveva l’attuale presidente di Confindustria Trapani Gregory Bongiorno che ha denunciato il tentativo di estorsione.

“La mafia noi la vogliamo”
Un articolo sull’Espresso riaccende i riflettori sulla ininterrotta ventennale latitanza del boss Messina Denaro, e invece di riflettere scatta la solita abitudine a prendersela con chi racconta
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