Il Business dei Cie approda al Religion Today Festival di Trento
Al Religion Today Festival, Trento 9-19 ottobre 2015, nella sezione “migrazioni”, “Ciè Business” il documentario prodotto da Malitalia nel settembre 2013 e realizzato da Marco Bova. Dodici minuti di racconto in grado di aprire uno squarcio sui meccanismi di gestione sui Centri di identificazione ed espulsione. Un business radicato in queste cattedrali nel deserto, lontane dagli occhi dei cittadini, ma vicine agli interessi dell’Europa. Lì dentro sono state rinchiuse tutte le paure occidentali e lì dentro cooperative senza scrupoli hanno collezionato truffe su truffe costruite sui muscoli e sulla pelle di centinaia di persone. Il documentario viaggia metaforicamente all’interno dell’intero stivale, dall’Emilia Romagna a Trapani soffermandosi sulle dinamiche ministeriali radicate a Roma. Esempi che rappresentano dei modelli preesistenti rispetto a Mafia Capitale. Già. Con “Ciè Business” Malitalia ha lanciato una riflessione sulla gestione finanziaria dei centri per migranti, ben prima che la tematica entrasse di diritto nei media mainstream. Lo ha fatto in punta di piedi, raccontando delle storie, come sappiamo fare. Storie che nel frattempo sono cresciute. Nel documentario si parla del consorzio Oasi e della sua gestione dei Cie di Bologna, Modena e Trapani. Bene. Adesso i rappresentanti di questo consorzio sono stati rinviati a giudizio dal Tribunale di Modena per truffa ai danni dello Stato. La prossima udienza sarà nella primavera del 2016. I rappresentanti legali della Connecting People invece sono stati rinviati a giudizio dal Tribunale di Gorizia. Se ne parla nel documentario e ne abbiamo scritto a più riprese qui su Malitalia presentando anche un intervista in esclusiva con il presidente del consorzio. Il documentario si chiude con una riflessione di Desi Bruno, garante dei detenuti dell’Emilia Romagna. «La vicenda della gestione dei Cie è un tema che va visto. Cosa si è speso, quanto si è speso, perchè si è speso, chi ci ha guadagnato, chi ci ha perso, ha senso? Proprio perchè siamo in una situazione di grave difficoltà del nostro paese, sarebbe bene affrontare razionalmente questo tema».
A distanza di 12 mesi da quel documentario l’inchiesta di Mafia Capitale apre uno squarcio sulla gestione dei CIE, un pozzo di San Patrizio per il crimine organizzato per politici corrotti. Un affare da milioni di euro!