Trapani: fuga dal CIE di Milo
(di Marco Bova)
Continua a mostrare la propria instabilità il Cie di Milo. Infatti, nella nottata di venerdì un folto gruppo di “ospiti” è riuscito a fuggire dal centro dandosi alla macchia mentre oltre una ventina di migranti sono stati riacciuffati dagli uomini delle forze dell’ordine.
Riavvolgendo il nastro della vicenda, nel pomeriggio di sabato il centro di identificazione ed espulsione è stato messo in stato d’allerta per l’arrivo di un natante tradito dalle pessime condizioni meteorologiche, che trasportava cinquanta migranti di età compresa tra i 20 e i 26 anni provenienti dall’area del Maghreb e dunque privi dei requisiti di richiedenti asilo. Per loro la Questura disponeva l’immediato trasferimento al Cie e, proprio nelle ore successive al trasferimento, il centro è stato oggetto di un black out che ha complicato il controllo della struttura. Proprio in quel momento una cinquantina di migranti, tutti di origine maghrebina, hanno messo in atto la fuga cogliendo di sorpresa gli uomini delle forze dell’ordine. Oltre una trentina sono riusciti a fuggire mentre venti di loro sono stati acciuffati dagli agenti presenti nelle campagne trapanesi e riportati al Cie. Ennesima fuga dunque per gli ospiti del centro, ormai ribattezzato il Cie delle fughe. Proprio per questa motivazione negli scorsi mesi il Ministero dell’Interno ha disposto il finanziamento di 660 mila euro che saranno impegnati prevalentemente per l’innalzamento delle barriere della struttura.
Quella delle fuga, tuttavia, non sembra essere un elemento in grado di mettere in dubbio la centralità della struttura all’interno della geografia nazionale. Infatti, coloro i quali hanno tagliato la corda venerdì sera facevano parte del nutrito gruppo che giusto due settimane fa era stato trasferito nella struttura trapanese dopo la chiusura del Cie di Gradisca e perfino in questi giorni stanno avendo seguito gli arrivi. La scorsa settimana da Perugia è stato organizzato addirittura un volo charter, appositamente noleggiato, per il trasporto di otto tunisini e sempre dal capoluogo umbro nella giornata di ieri è stato avviato il trasferimento di un trentaseienne marocchino per il quale è stato disposto dal Ministero dell’Interno l’impiego di tre agenti di polizia.
(pubblicato su La Sicilia del 3 dicembre 2013)