Cinquantacinque giorni di sciopero della fame contro il porcellum
(di Jana Cardinale)
Cinquantacinque giorni di digiuno oggi, per ribadire una volontà tenace – condivisa e sostenuta da tanti cittadini sparsi per tutte le Regioni d’Italia – che si oppone a una legge elettorale ingiusta, “che fa di ogni scelta il frutto di accordi tra partiti” e che, quindi, non rispetta il vero diritto elettorale degli italiani. L’Onorevole Roberto Giachetti, vice presidente della Camera, non si arrende e continua a non mangiare, con una forma di protesta estrema, come estremo tentativo di restituire al Paese una legge elettorale decorosa, nel silenzio generale del Parlamento e di molti mezzi d’informazione. La battaglia contro il cosiddetto “Porcellum”, che non è in grado di rappresentarci e che non garantisce stabilità di governo, è iniziata ormai diverse settimane fa, con l’intento di ricordare che il Paese ha bisogno di riforme vere ed immediate (lavoro, previdenza, giustizia e welfare tra le altre) e che il presupposto fondamentale è rappresentato proprio da una legge elettorale che stabilisca con chiarezza chi vince e chi perde, dando ai cittadini la possibilità di scegliere chi li rappresenta in Parlamento. Ed è così che un nutrito e sempre crescente gruppo di persone ha deciso di sostenere la battaglia di Roberto Giachetti e di quanti vogliono superare il Porcellum, e ha avviato una petizione on line, affinché tutte queste opinioni abbiano un valore ed una rappresentanza vera, fissando, inoltre, a domani 1° dicembre, una giornata di sciopero della fame “collettivo”, per sostenere Giachetti che ha chiesto a tutti questi seguaci della rete, e non solo, un incontro a Roma, per manifestare pacificamente, tutti insieme.
Uno su tutti, recita: “Roberto Giachetti vuole difendere con la sua battaglia nonviolenta la dignità della sua funzione e rendere evidente la pusillanimità di chi ipocritamente rinvia, evita, soprassiede e non svolge il lavoro per cui è lautamente pagato. Una lotta eroica, la sua, che mette gli ideali al posto di calcolo, finzione e tornaconto”.