Agrigento, la farsa dei funerali alle vittime di Lampedusa
“Abbiamo assicurato degna sepoltura ai morti, ci stiamo occupando dei vivi e ora lotta senza quartiere ai trafficanti di uomini”. Sono le ultime parole pronunciate dal ministro dell’InternoAngelino Alfano prima di essere portato via dalla sua scorta. Frasi sommerse dalla contestazione e dalle grida di “assassini, assassini, via la Bossi-Fini”. Finiscono così i funerali delle 400 vittime dei due naufragi di Lampedusa.
Una farsa, una drammatica farsa inscenata dal governo di questo Paese. L’Italia è riuscita per la prima volta celebrare dei funerali senza bare. I morti non c’erano. Le donne, i bambini, gli uomini giovani affogati nel mare di fronte a Lampedusa, erano stati già sepolti nei giorni scorsi. Altro che degna sepoltura, signor ministro dell’Interno, quelle bare non riposano in un unico luogo, sono sparse nei cimiteri di città e paesi siciliani, hanno solo un numero a distinguerli, non sono nessuno, non hanno nome. I vivi non sanno dove piangerli, non sanno chi piangere. Avevano promesso funerali di Stato. Lo aveva fatto il capo del governo Enrico Letta davanti al mondo intero, a Lampedusa, con l’Europa presente (c’era Barroso), c’era anche Angelino Alfano che annuiva commosso, e severo rimbrottava i giornalisti che chiedevano la fine della Bossi-Fini e la cancellazione dell’orrendo reato di immigrazione clandestina. “Se servisse ad evitare tragedie di questo tipo”, sospirò infastidito volgendo lo sguardo al cielo.
Commozione, lacrime ministeriali, impegni solenni: tutto è finito nella farsa di Agrigento. I funerali li hanno voluti lì, nel collegio elettorale del ministro, non a Lampedusa, la frontiera africana dell’Europa, isola che da vent’anni conta i morti e assiste i vivi. Già i vivi, i migranti superstiti, quelli che sono scampati al mare, altro che assistenza. Gli scampati sono lì, nel centro di accoglienza di Lampedusa, sempre superaffollato, sempre in condizioni igieniche precarie, con il cibo scarso e lontano dalle loro tradizioni. Ieri, i vivi sull’isola hanno protestato. Volevano piangere i loro fratelli, vogliono vivere meglio, vogliono andare in Europa. Lontano dall’Italia, un paese governato da gente incapace finanche di piangere. Il Paese che organizza funerali senza bare.
(pubblicato su ilfattoquotidiano.it del 21 ottobre 2013)
A BUSTO GAROLFO (MI) ATTORNO AL CIVICO DI VIA MARONCELLI 40 CI SONO RESIDENTI CHE UTILIZZANO RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE INTENSE IN ONDE LUNGHE ED ANCHE RADIAZIONI IONIZZANTI PRODOTTE DA LASER ED ALTRI SISTEMI PER PROVOCARE LEUCEMIE E TUMORI, ESTORCERE, TORTURARE, FARE SCAPPARE LE PERSONE, INDURLE AL SUICIDIO. E’ NUOVA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA PRONTA A SFOCIARE IN ATTI TERRORISTICI E CAPACE DI SOVVERTIRE ORDINE, NON E UNO SCHERZO, SI TRATTA DI UN GRUPPO CHE VA BEN OLTRE LE AMICIZIE, NON SONO BRAVATE, COSTITUISCONO UNA SORTA DI SETTA (CON RISVOLTI POLITICI ED INTERESSI ECONOMICI). CONSIDERATO A COSA SI SPINGONO FORSE HANNO A CHE VEDERE CON PROSTITUZIONE INDUZIONE IN SCHIAVITU ED OMICIDI RITUALI OLTRE A TRAFFICO STUPEFACENTI. USANO STRUMENTI PER ASCOLTARE PERSONE IN ABITAZIONI ALTRUI. SONO COINVOLTI IMPRENDITORI, MEDICI, DIPENDENTI DI ENTI, HANNO AMICIZIE IN VARI AMBIENTI. DENIGRANO SPUTTANANO RENDONO INATTENDIBILI LE PERSONE, NE DISTRUGGONO LA VITA, LE TORTURANO CERCANO DI SPONGERLE AD ATTI ESTREMI, ED INTANTO LE AMMALANO, UTILIZZANDO L’ELETTROMAGNETISMO CONCENTRANDO E FOCALIZZANDO EMISSIONI SU ABITAZIONI, SONO COINVOLTI MAFIOSI E/O NDRANGHETISTI E/O CAMORRISTI SI PRESUME E FORSE GRUPPI MENO NOTI. NON E UNO SCHERZO DIFFONDETE FATE CONOSCERE SISTEMI CHE POSSONO UCCIDERE LE PERSONE DALLA DISTANZA NEL TEMPO RENDENDO DIFFICILE IL RINTRACCIARE GLI ASSASSINI, TENETE CONTO DI MASER, LASER, DELLE ONDE ELETTROMAGNETICHE LUNGHE, DEGLI APPARATI CHE HANNO ORIGINE MAGARI DAL CAMPO MEDICO O DELLA RICERCA. MICROONDE TERAHERTZ ED ONDE PIU LUNGHE SE INTENSE POSSONO UCCIDERE IN BREVE TEMPO SE VENGONO CONCENTRATE DA PIU’ SORGENTI SU UN SOLO OBIETTIVO.