Il Ministro Kyenge al CIE di Trapani
(Marco Bova)
Con la visita della Ministra Kyenge in provincia di Trapani si accendono i riflettori sulle numerose problematiche che attanagliano già da tempo il centro di identificazione ed espulsione sito in contrada Milo. Il Cie di Trapani è una di quelle realtà più attenzionate a livello nazionale a causa delle numerose fughe e delle continue denunce sullo stato di degrado che lo caratterizza. Diritti umanitari calpestati, cibo scadente, acqua insufficiente sono ormai un leit motiv per coloro i quali hanno avuto la possibilità di entrare al Cie e adesso arriva come un tuono la denuncia da parte del sindacato di polizia per bocca di Antonio Cusumano, segretario provinciale della Siulp. “La gestione della struttura di Milo è estremamente complicata – afferma Cusumano – strutturalmente si tratta di un centro che inizialmente era un Cara (centro di accoglienza richiedenti asilo ndr) e successivamente è stato convertito in Cie. All’interno ci sono costantemente dei lavori di manutenzione e non è difficile vedere interventi operati laddove già era stata effettuata una saldatura o una riparazione”. Inoltre Cusumano pone l’accento sul mancato pagamento degli straordinari che ormai da mesi attanaglia del forze di polizia. “Da diversi mesi attendiamo il pagamento degli straordinari effettuati dagli operatori che prestano servizio all’interno del Cie. Ancora aspettiamo gli straordinari e le missioni di novembre e dicembre dello scorso anno, oltre che i rimborsi del 2013, ogni giorno raccogliamo sei ore di straordinari al giorno per un totale di centottanta ore oltre le missioni al mese”. Problematiche che vanno ad aggiungersi a quelle che quotidianamente pongono i rappresentanti delle forze dell’ordine all’interno di un ambiente ambiguo per eccellenza, in cui quelli che vengono chiamati ospiti difatti sono immersi in una realtà simile a quella carceraria. Durante la visita della Ministra Kyenge tra l’altro non è stata data la possibilità ai giornalisti di accedere al Cie e durante la conferenza stampa di domenica pomeriggio il prefetto Leopoldo Falco aveva avanzato l’ipotesi di rescissione della gestione affidata attualmente al Consorzio Oasi. Secondo alcune fonti sarebbe già in atto una manovra di cambiamento riguardante i vertici dirigenziali del Cie di Mile che vorrebbero un avvicendamento del direttore Fabio Crapanzano. Infatti, nonostante dalla Prefettura tengono a precisare che Crapanzano sta esaurendo il suo periodo feriale già da due settimane il suo ruolo sarebbe stato affidato al dottor Navetta.