Avellino, disabili “preziosi” in vista del voto
“Può darsi che non siete responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla”. La frase di Martin Luter King è il leitmotiv del programma politico di Costantino (Dino) Preziosi. Professionista dalla brillante carriera, direttore generale della partecipata Air (Autoservizi irpini spa), candidato a sindaco di Avellino. La frase di Martin Luter King risuona come un inno alla partecipazione collettiva, come invito all’impegno. Uno sprono affinchè chiunque faccia qualcosa per miglioramento dello status quo. Lo slogan del candidato in quota Udc, come si evince anche dal sito creato ad hoc, è la concretezza. O, meglio, dalle idee alla realizzazione. Un candidato, ergo, un politico come tanti insomma. Di quelli che in campagna elettorale si mostrano col sorriso a trecentosessanta gradi e portano una buona parola per tutti. Ma proprio per tutti. Anche per i disabili. Non ci saremmo mai accorti di Dino Preziosi se non avessimo letto le sue dichiarazioni choc: “Avellino diventerà come Berlino per le persone con disabilità”. Ed esattamente, come riporta chiaramente il sito locale “Cinque Righe”, che riprende un suo comunicato: “Sui diversamente abili, che oggi si sentono invisibili, accenderemo i fari dell’Amministrazione comunale della città. Avellino diventerà come Berlino, una città ideale per persone con disabilità”. Tutto su scala europea per il candidato che già parla da sindaco e che accoglie(rebbe) le regole del decalogo della Consulta per i disabili. Noi che non possiamo accendere i fari dell’Amministrazione comunale, abbiamo acceso i riflettori sul candidato. I bene informati dicono che la sua partecipazione alla competizione elettorale di questa primavera, sia stata scelta da Ciriaco De Mita in persona, (l’uomo che rappresenta il passato, il presente e, probabilmente, anche il futuro in quel centro). Ma noi non vogliamo fare i soliti mal pensanti e spostiamo la nostra attenzione direttamente sui disabili. Il caso dei diversamente abili di Avellino è stato al centro di una ampia inchiesta non molto tempo fa. E al centro di quell’inchiesta ci stava proprio il nome di Ciriaco De Mita e della moglie, Anna Maria Scarinzi e della sua associazione “Noi con loro”. Associazione che, sulla carta, si sarebbe dovuta occupare dell’assistenza ai disabili ma, nei fatti, è impegnata più ad aiutare se stessa che chi ne ha bisogno. Pur continuando a ottenere vantaggiose agevolazioni anche dal Comune. Ecco, magari Dino Preziosi, che ha voluto aprire le braccia proprio ai disabili, avrebbe potuto spiegargli che quel centro sarà fruibile anche a loro e che non saranno più esclusi, piuttosto che fare un trattato sulla condizione di disabilità in città. Diversamente avrebbe potuto dire che, se avrà la fortuna di diventare sindaco, straccerà davanti ai disabili quella convenzione che l’associazione ha con l’Ente e che a nulla serve nell’ottica dell’assistenza. Magari avrebbe potuto chiedere a qualche disabile della città cosa gli manca e cosa vorrebbe che il Comune realizzasse per loro. E, invece, come da buona prassi politica, non una parola concreta. La frase vale anche per lui, “può darsi che non siete responsabili…. Ma lo diventerete se non fate nulla…..”.