Cinema e droga

Dieci arresti e un latitante. Questo il bilancio di una operazione che nella notte è stata condotta dai carabinieri a Castelvetrano, nel cuore della Valle del Belice. Se non fosse per il nome del latitante potrebbe essere una operazione come tante altre, e invece salta fuori il nome di Francesco Casisa giovane attore palermitano che dalle scene delle più note fiction italiane – la mini serie dedicata a Paolo Borsellino o ancora quella sul Capo dei Capi di Cosa nostra – non è la prima volta che finisce nelle aule di giustizia per vicende che riguardano i suoi affari con la droga. Oggi l’accusa per lui è quella di essere stato fornitore di una banda di spacciatori castelvetranesi, una accusa che lo raggiunge nelle dorate stanze parigine dove dalla scorsa estate vive con una regista, figlia di un ministro del presidente Hollande.

L’indagine della magistratura marsalese risale al giugno del 2011 ed è stata denominata “Bronx 2”, naturale prosecuzione di un’altra inchiesta oggi al vaglio dei giudici. Il panorama oggi risulta ulteriormente approfondito la rete dello spaccio riguardava il territorio trapanese compreso tra i Comuni di Partanna, Salemi e Santa Ninfa, Casisa secondo l’accusa sarebbe l’artefice del trasferimento verso la provincia di Trapani di notevoli quantitativi di hashish, marijuana e cocaina, settimanalmente si sarebbe incontrato con i pusher belicini: Davide Ancona e Saverio Bellafiore, Gaetano Farro e Antonino Falletta avrebbero anche avuto i ruoli di “staffetta”, avrebbero fatto i corrieri, Bellafiore sarebbe stato il “regista” dello spaccio, pusher ancora sarebbero stati Giuseppe e Francesco Di Stefano. Da Partanna e Santa Ninfa la rete di spacciatori ha indotto i militari a volgere l’attenzione in modo più intenso nel Comune di Salemi, dove i pusher sono stati per lungo tempo monitorati con una serie penetranti attività investigative sviluppati ininterrottamente nei confronti dei fratelli Vincenzo e Alessio Minore , Maurizio Cangemi, Giuseppina Tudisco (fidanzata di Vincenzo Minore), che in parziale autonomia e con propri canali di approvvigionamento, soprattutto nel comune di Vita ( comune di residenza di Vito De Priamo e Giovanni Ingraldi) si adoperavano in una capillare distribuzione al minuto di sostanza stupefacente prevalentemente di tipo hashish, marijuana e cocaina.

Ma il nome più pesante del blitz è quello di Francesco Casisa che dalla scorsa estate ha lasciato la sua Palermo e la Sicilia dopo avere conosciuto su Fb la sua nuova fidanzata, Farah Benguigui, figlia di Yamina Benguigui cineasta (si legge sulle cronache internazionali) voluta dal neo presidente francesce Hollande come ministro per la tutela del francese. Una carriera cominciata per caso quella di Francesco Casisa, con il film Respiro che lo fece arrivare da protagonista a Cannes e che in pratica lo tirò fuori dal “ghetto” del rione popolare dello Zen di Palermo, e che è stata un continuo crescendo anche se le il giovane attore più volte è stato coinvolto in indagini antidroga. A Parigi Francesco Casisa la scorsa estate ha raccontato ad un giornale di esserci arrivato per girare un film e di esserci però rimasto: ”Farah cercava un protagonista per il suo primo film ha pensato a me. Poi ci siamo incontrati e adesso viviamo insieme”. L’ultima sua presenza cinematografica è legata al film “Amore amaro” che ha partecipato all’ultima edizione del TaorminaFilmFest.