Alla clinica Colle Cesarano licenziamenti e denunce dei lavoratori

Nuova procedura di mobilità e licenziamento collettivo per i lavoratori della casa di cura neuropsichiatrica Colle Cesarano di Tivoli, gestita dalla GERESS S.r.l.
Con comunicazione del 14 novembre u.s. la GERESS S.r.l. mette in mobilità e licenzia 10 lavoratori della casa di cura dal 1° gennaio 2013. Già con la precedente procedura di licenziamento collettivo attivata con comunicazione del 22 marzo 2010, la GERESS S.r.l. ha posto in Cassa Integrazione Guadagni in deroga il personale addetto all’assistenza ed amministrativo. Cassa Integrazione iniziata il 1 luglio 2010, con scadenza 31 dicembre 2012.
Una bella sconfitta per la sanità e per chi controlla la struttura!
La procedura di licenziamento collettivo del 2010 è stata attivata per esubero di personale ai sensi della legge regionale n°64/87, norma che è stata abrogata dalla successiva legge regionale n°4 del 2003. La regione Lazio, con circolare del Dipartimento Sociale n°4V/03 del 02/04/07, aveva ricordato alle case di cura ed agli enti deputati al controllo che la legge regionale n°64/87 era stata definitivamente abrogata. Eppure nè la ASL RM G, nè la regione Lazio, nè la Direzione Provinciale del Lavoro se ne sono accorti. Ad aggravare il fatto (dal sapore di truffa) è che la casa di cura deve essere ancora accreditata definitivamente.
Nella Determinazione Dirigenziale n°D0122 del 21/01/04 di recepimento del verbale di intesa del 30/06/03, la casa di cura si impegnava a garantire in tutta la fase di transizione di non procedere a licenziamenti del personale dipendente. La citata Determinazione Dirigenziale è parte integrante e sostanziale della Deliberazione n°526 del 07/06/2011 dove la ASL RM G ha preso atto della riconversione di n°40 posti letto di R.S.A., III° livello assistenziale.
Il budget che la regione Lazio ha assegnato alla struttura è pari alla modica cifra di 8.548.800 euro per gli anni 2011 e 2012: la casa di cura con il budget più alto della regione Lazio! Da precisare, altresì, che i posti letto sono rimasti invariati cioè 200.
Quanto sopra descritto, oltre alla mancata riqualificazione del personale Operatore Tecnico addetto all’Assistenza (OTA) in Operatore Socio Sanitario (OSS), come previsto dalle norme sull’accreditamento DPCA n°8/2011, metterà a dura prova la ASL RM G che dovrà esprimere il proprio parere sull’accreditamento definitivo.
La casa di cura è da qualche anno oggetto di vicissitudini negative, dalle morti sospette alle precarie condizioni igienico-sanitarie e alla mancanza (non l’esubero) di personale addetto all’assistenza, a causa delle denunce sporte da consiglieri regionali, da familiari di pazienti deceduti nella clinica e da dipendenti, e già documentato in diversi articoli giornalistici.L’Autorità Giudiziaria sta facendo luce sulla legittimità delle due procedure di licenziamento, in particolare su quella attivata ai sensi di una norma inesistente, che è sfociata in una Cassa Integrazione durata quasi tre anni a danno dello stato e della collettività . Risulterebbe aperto un fascicolo alla Procura di Roma dopo le denunce fatte alla Guardia di Finanza.La questione Colle Cesarano è complessa e lo è da almeno venti anni. Non sono mancati esposti e denunce anche presso la Procura di Tivoli in tempi passati sia sulla gestione sia sui casi di morte sospette , ma nulla si è mosso.