Riceviamo e pubblichiamo
Alla Redazione di MALITALIA
Gentili Laura Aprati ed Enrico Fierro
Sono Venanzio Cretarola, amministratore di TERAMOLAVORO SRL.
Vi scrivo a proposito di un articolo (non firmato) comparso il 6 ottobre 2012 sul Sito MALITALIA che mi riguarda direttamente.
Il mio esagerato ottimismo, non sempre giustificato, mi impone di avere fede nella correttezza professionale dei giornalisti seri. Per questo, ma anche e soprattutto perché sono convinto che la sacrosanta libertà di stampa possa essere compatibile con il diritto di ognuno a non essere calunniato e massacrato “mediaticamente” via WEB, vi invio queste prime considerazioni che, se volete, possono essere seguite da una infinità di materiale in grado di attestare la verità di ciò che vi vorrei comunicare.
Vi prego sinceramente di credere alla mia perfetta buona fede nei vostri confronti ed alla assoluta assenza di ogni atteggiamento strumentale o provocatorio. Sto semplicemente facendo di tutto per continuare a credere che sia possibile, oggi, che i giornalisti debbano, e vogliano, effettivamente cercare un minimo riscontro alle notizie che pubblicano. E’ per questo, confidando nella vostra perfetta buona fede, che non faccio appello ai rituali richiami alle norme di legge che garantiscono il diritto di replica per ottenere la pubblicazione di rettifiche.
Continuare a “propagare” notizie infondate o calunnie seguite da una singola replica da parte dell’interessato, come sapete meglio di ogni altro, è del tutto inutile. Sarebbe ovviamente molto più corretto procedere ad eliminare le notizie non supportate da un minimo riscontro.
L’articolo titolato “Teramo, la Provincia dei precari/1” (l’1 vuol dire che ci saranno altre puntate?) contiene una sorta di “summa” di una lunga serie di notizie destituite da ogni fondamento, oltre che di alcune vere e proprie calunnie nei miei confronti, da voi evidentemente “pescate” sulla rete da vari siti (e da uno in particolare) tutti chiaramente identificabili e nei confronti dei quali mi sono già attivato per la tutela legale.
Cito brevemente queste “notizie” – tutte assolutamente infondate o “costruite” ad arte, accompagnandole con un altrettanto brevissimo commento, restando a disposizione per qualunque ulteriore chiarimento, se volete. Si tratta di fatti incontestabili e supportati da documenti ufficiali.
Nell’ordine di esposizione nel testo:
1.
La costituzione della società interamente partecipata dalla Provincia di Teramo è stata, come oggi riconosciuto da tutti (compresi coloro che, per evidenti e, per carità, comprensibili motivazioni politiche, l’avevano avversata perfino dopo averne costituite altre simili proprio nella stessa Provincia) l’unica soluzione per garantire i servizi e l’occupazione di tutti (TUTTI) i lavoratori tenuti per oltre 10 anni in uno stato di precarietà permanente.
2.
Come attestato formalmente da tutti (TUTTI) i dirigenti competenti dell’Ente (tutti già presenti nella Provincia fin dalla precedente gestione) nessuno di loro aveva i requisiti per la stabilizzazione.
3.
Oltre il 90 % del personale assunto dalla società (con una procedura concordata con CGIL CISL UIL provinciali) è rappresentato da ex lavoratori a termine inseriti da anni nella Provincia stessa. Si tratta di tutti (TUTTI) gli ex “precari” che hanno accettato la proposta di assunzione, nessuno escluso. Ritenete quindi che possano essere raccomandati miei o dell’attuale Amministrazione?
Come potete scrivere che io avrei sostituito “lavoratori con 10 anni di esperienza a beneficio di una quarantina di giovanotti e giovincelle con parentele ed amicizie eccellenti?” senza farne i nomi?
I cosiddetti “nuovi” lavoratori sono 13 e tutti in possesso dei previsti requisiti. Nessuno di loro ha “sostituito” ex precari della Provincia.
“Parentele ed amicizie eccellenti” ????
“Una quarantina” ????
E’ tutto falso!
La vostra fonte è in grado di fornirvi i nomi?
4.
Non sono mai stato “esautorato” e tantomeno per “vicende poco chiare” dalla società CAPITALE LAVORO SPA, creata non da me ma dalla Provincia di Roma e dal FORMEZ.
Potete farvi indicare di quali strane vicende si tratta?
tratta di una fandonia già apparsa su un sito internet teramano due anni fa, ma prontamente cancellato dal medesimo sito per manifesta falsità.
5.
Sono tuttora Amministratore delegato di POSEIDON del Comune di Nettuno ed è anche grazie a me che quel Comune (il cui Consiglio comunale fu sciolto qualche anno fa – tranquilli, molto prima del mio arrivo – per infiltrazione mafiosa) è il primo fra i 400 Comuni italiani che è riuscito ad estromettere quel signore creatore di Tributi Italia arrestato pochi giorni fa dopo aver sottratto decine di milioni di euro gestendo i tributi locali. Grazie alla società da me amministrata il Comune ha potuto riprendere a reinternalizzare non solo la gestione dei tributi ma anche altri che per anni hanno contribuito a sottrarre risorse al Comune stesso. La società svolge solo servizi strumentali ai servizi comunali, non incassa direttamente nemmeno un euro.
La società POSEIDON non è stata creata da me, ma è stata costituita nel 2006 dai tre Commissari nominati, dopo lo scioglimento del Consiglio comunale.
La semplice richiesta di informazioni da parte della Finanza è sfociata (oltre 2 anni fa) in una relazione che definisce totalmente legittime le procedure di assunzione da me utilizzate. Le medesime utilizzate a Teramo, altrettanto legittime.
6.
La società TERAMO LAVORO non ha e non poteva “svuotare i Settori della Provincia di potere effettivo” come si evince dalla semplice lettura dello statuto societario e dalla conoscenza delle più elementari norma in materia di società in house.
Semplicemente: non è possibile farlo!
Lo statuto non è un copia e incolla di quello di POSEIDON, certo contiene elementi simili e questo rappresenta un elemento di garanzia ulteriore. Anche per questo lo statuto di TERAMO LAVORO è stato approvato dalla Regione Abruzzo e dalla Commissione Europea.
7.
I documenti societari ed i regolamenti di TERAMO LAVORO sono stati forniti a chiunque li ha chiesti.
La società è stata sottoposta a 5 controlli a tappeto in pochi mesi, da 5 organismi interni ed esterni alla Provincia tutti totalmente indipendenti ed autonomi uno dall’altro, nessuno dei quali ha riscontrato la minima irregolarità sia sulle spese effettuate che sulle procedure amministrative e di selezione del personale. I controlli hanno riguardato perfino – su mia espressa richiesta anche se non dovuta – l’analisi dettagliata degli estratti conto completi della società, voce di spesa per voce di spesa. Chiedete alla vostra fonte locale se corrisponde al vero che uno dei controllori che hanno attestato la regolarità sia proprio la stessa fonte! Ma forse mi sbaglio (si fa così, vero? Si afferma una cosa e subito dopo la si mette in dubbio. Ma intanto è stata detta, come vedremo più avanti).
8.
Tutta la “tirata” sulle presunte raccomandazioni che avrebbero imposto la mia nomina alla Provincia è copiata pari pari da un sito internet locale i cui responsabili risponderanno di questo in tribunale. Si tratta di una versione totalmente inventata e farcita da una grave e vergognosa insinuazione diffamante nei confronti di mia moglie. Sarà fatta giustizia, ma purtroppo i tempi della Giustizia sono molto lunghi.
Vi sembra corretto pubblicare insinuazioni e calunnie accompagnandole dalla frase “Ma fonti interne sostengono che questa sarebbe una bufala bella e buona”.
E’ un vecchio metodo. Non usatelo, vi prego.
9.
E’ molto semplice verificare il mio curriculum professionale, e non solo leggendo un pezzo di carta. Basta volerlo veramente e non limitarsi solo ad insinuazioni. Basterebbe anche cercare sulla rete, non fermandosi solo sulle calunnie.
10.
Amplificare le calunnie che solo un sindacalista dell’UGL ha rivolto al Consorzio LAVORABILE di L’Aquila – perché non riesce a fare iscritti e vuole diffamare CGIL CISL e UIL con i quali invece sono stati sottoscritti positivi accordi sindacali – non vi si addice. Informatevi meglio.
Il Consorzio ha creato a L’Aquila 500 posti di lavoro. E’ una iniziativa nata a L’Aquila da aquilani ed è la dimostrazione che L’Aquila ha risorse per farcela anche da sola.
Un terzo dei dipendenti è disabile assunto a tempo indeterminato in una realtà in cui esistono scarsissime occasioni di inserimento lavorativo.
Come si può pensare possibile che i “disagiati” prendono 200 euro in meno dei colleghi seduti di fianco?
E’ semplicemente una fandonia.
Come si può pensare che all’interno di una commessa di INPS e INAIL (che sottopongono i gestori a verifiche approfondite) sia possibile non applicare correttamente le norme contrattuali e di legge?
Perché non venite a trovarci e a parlare con tutto il personale e con i loro rappresentanti sindacali?
11.
Riguardo a TERAMO LAVORO: è semplicemente falso che “un gruppetto di ex precari della Provincia non è stato neppure invitato a sostenere la selezione”. I nomi, i nomi, vi prego.
Ogni richiesta di accesso agli atti è stata esaudita. In ogni sede.
L’inquadramento del personale è stato stabilito insieme a CGIL CISL UIL provinciali.
Ogni proroga o prosecuzione contrattuale è stata preceduta da Delibere di Consiglio e di Giunta provinciali, da contratti di servizio con i Settori provinciali e da specifici accordi con CGIL CISL UIL, ogni singola volta. Anche dalla CGIL che non solo a Teramo ha sottoscritto accordi ai sensi dell’articolo 8 della Legge 138 (vedasi l’accordo recente per 1.200 dipendenti di GOLDEN LADY). Solo qui si considera “aberrante”? E lo si considera aberrante anche quando rappresenta oggettivamente l’unico modo per salvare tutti i posti di lavoro? Possiamo aiutarvi a verificare meglio?
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Infine una domanda? E’ così difficile verificare le notizie prima di sbattere l’ennesimo “mostro” in prima pagina?
Basterebbe fare una telefonata, ad esempio, a qualcuno dei seguenti (o venire a parlarne con tutti), possibilmente prime delle prossime puntate, se sono in programma:
Sindaco ed intera Amministrazione di Nettuno (di sinistra)
Presidente ed intera Amministrazione della Provincia di Teramo (di centrodestra)
Sindaco ed intera Amministrazione di L’Aquila (di centro sinistra)
CGIL CISL UIL provinciali di Teramo
Tutti i 102 lavoratori di TERAMO LAVORO
Tutti gli 86 lavoratori di POSEIDON
Tutti i 500 lavoratori del Consorzio LAVORABILE.
Tutti “complici” ?
Grazie per l’attenzione e per lo spazio che gentilmente vorrete concedermi. Continuo comunque a ritenere inutili e controproducenti le smentite a notizie infondate. Sarebbe meglio non pubblicarle affatto.
Per Laura Aprati: anch’io sono nato a Teramo. Venga a trovarci ed a verificare, Lei è di casa.
Venanzio Cretarola