Barcellona Pozzo di Gotto, voto inquinato?
Barcellona Pozzo di Gotto come Casal di Principe. In Italia fanno scuola i casi di comuni dove si è riscontrata l’infiltrazione mafiosa. Il Ministro Cancellieri ha sul suo tavolo da oltre un mese la richiesta di commissariamento della città in provincia di Messina ed è imminente il voto per le amministrative e il rischio d’inquinamento mafioso non è scongiurato, anzi. La giunta in carica (la stessa sulla quale pesa la richiesta di scioglimento)nel frattempo ha avuto modo di dimettersi e rimettersi in corsa per le nuove elezioni. Possibile che non si possa fare nulla prima per capire se quell’amministrazione era legata alla mafia? Una domanda che è pertinente perché siamo di fronte ad una sorta di debolezza dello Stato nei confronti dei fenomeni mafiosi legati sempre di più alla classe dirigente. Sulla vicenda erano già intervenuti l’eurodeputato Sonia Alfano, da poco presidente della commissione antimafia europea e figlia di Beppe Alfano , giornalista ucciso proprio a Barcellona Pozzo di Gotto per mano mafiosa nel 1993 e che in questi giorni ha tenuto un evento di presentazione del lavoro della commissione europea nella cittadina siciliana; e poi il deputato Fli Carmelo Briguglio che, con una dichiarazione a mezzo stampa invitava il presidente del consiglio Monti e il Ministro Cancellieri ad intervenire per fermare le elezioni amministrative condizionate di fatto dal voto mafioso : “Presidente Monti fermi le elezioni condizionate dalla mafia a Barcellona Pozzo di Gotto. Il Ministro dell’Interno Cancellieri ha sul tavolo il dossier della Prefettura che chiede lo scioglimento del Comune. Perche’ il Consiglio dei ministri non si pronuncia mettendo fine a una campagna elettorale che e’ una tragica farsa? Ci sono pressioni? E da parte di chi? “ E così pure la successiva interrogazione parlamentare : “Signor Presidente, signor Ministro, svolgo quest’interrogazione con grande preoccupazione ed inquietudine profonda. Non ci sono infatti precedenti nella storia della Repubblica che si svolga un’elezione amministrativa con pendente un procedimento di scioglimento dell’amministrazione comunale in carica e, quindi, con un eventuale successivo annullamento del risultato delle elezioni per condizionamenti mafiosi e, quindi, per l’alterazione in questi termini anche dell’offerta politica nel corso della stessa compagna elettorale. È quanto succede nel comune di Barcellona Pozzo di Gotto. Mi permetta di dire che trovo singolare questo ritardo da parte del Governo.”Da parte sua, la Cancellieri aveva risposto a metà aprile dicendo che : “I competenti uffici del Ministero dell’interno stanno esaminando la corposa relazione inviata dal prefetto di Messina il 30 marzo scorso prodotta dalla commissione di accesso al comune di Barcellona per verificare eventuali infiltrazioni mafiose. Il pronunciamento avverrà entro i tre mesi dalla data di trasmissione degli atti. In caso di riscontrata gravità può comunque avvenire anche in pendenza della consultazione elettorale per il rinnovo del consiglio comunale.” Il voto delle amministrative è previsto per il 6 e 7 maggio, che la mafia ci sia o meno è un problema che verrà risolto dopo, quando sarà comunque troppo tardi. Strano ma vero, dato che questo governo, e la Cancellieri in particolare, ha adottato provvedimenti per diversi altri Comuni italiani.