La discarica di Corcolle tra Prefetto e Unesco
La procura di Roma ha scelto di aprire una inchiesta sulla scelta dei siti delle discariche di Riano e Corcolle. Si ipotizza il reato di “Falso materiale e ideologico” secondo una serie di accertamenti scaturiti da esposti , portati avanti dal procuratore aggiunto Cucchiari e i sostituti Palaia e Galanti. Sotto inchiesta in particolare la correttezza delle indicazioni fornite dagli esperti mandati dalla regione al prefetto e commissario straordinario Giuseppe Pecoraro su distanza dai centri abitati e dello stato del sottosuolo. Nei giorni scorsi erano già effettuati sopralluoghi in Regione per acquisire documenti e ascoltare come testimoni alcuni funzionari regionali. E’ del tutto evidente che nel fascicolo si fa riferimento a presunte irregolarità sull’individuazione dei siti di Corcolle-San Vittorino – non lontano da Tivoli e a poco più di 700 metri da Villa Adriana, patrimonio dell’Unesco – e di Riano Flaminio a nord della Capitale, zona di pregio ambientale, per il post Malagrotta. D’altronde non si è fatta sentire la protesta del mondo della cultura e dell’arte.
“L’Unesco potrebbe togliere a Villa Adriana il ‘sigillo’ di patrimonio dell’umanità. Il caso è stato messo all’ordine del giorno e sarà discusso alla prossima riunione che si svolgerà a giugno a San Pietroburgo”. E’ quanto denuncia Urbano Barberini, coordinatore del ‘Comitato salviamo Villa Adriana’. “Un progetto scellerato, quello della discarica di Corcolle-Villa Adriana – ha aggiunto Barberini – che rischia non solo di cancellare Villa Adriana dai siti dell’Unesco, ma di distruggere una delle zone paesaggistiche e archeologiche più importanti del mondo, di dare un colpo, in maniera irreparabile, all’immagine del nostro Paese nel mondo”.Il professor Carandini dell’Università la Sapienza di Roma , archeologo e Presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali: “Sono con cuore e volontà per la salvezza di Villa Adriana e di Corcolle (probabile antica Pedum): all’unisono con la battaglia contro una discarica che deturperebbe irrimediabilmente sommi luoghi. Sto operando in sede istituzionale perché ciò non avvenga.“L’attrice Franca Valeri che con la sua veneranda età aveva infiammato i cuori del corteo antidiscarica invitava il prefetto di Roma Pecoraro ha ripensarci seriamente. Eppure?Il prefetto di Roma intende con una conferenza dei servizi imminente far muovere le ruspe verso l’agro Romano. Ma perché il prefetto si dimostra così ostinato e vuole perseverare nella sua azione?Potremmo certo fare un passo indietro e ricordare che l’attuale prefetto di Roma era un assiduo conversatore con un certo Luigi Bisignani , uomo ben conosciuto alla magistratura per le inchieste sulla P2,P3,P4. Quindi forse solo una telefonata di Bisignani potrebbe dissuadere il prefetto nel piazzare una discarica ai confini della Villa di Adriana? Forse il prefetto di Roma o non ha ben letto le carte oppure ci sono problemi di comunicazione. Ma sarebbe interessante capire perché intende legittimare di fatto l’Ecologia Corcolle Srl , società costituita due giorni prima del bando di assegnazione e nella cui società risultano i fratelli Botticelli , già conosciuti in certi ambiente poiché nel 2008 ottennero a Fondi l’assegnazione di una cava per i rifiuti. Nel 2008 a Fondi c’era la giunta Parisella proprio quella colpita dall’Operazione Damasco e finita nei fascicoli della relazione del Prefetto di Latina Bruno Frattasi che chiese lo scioglimento del comune. Ma Pecoraro questo lo sa?
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