Le Mani sulla città. Storie di acque, cemento e disguidi/1

Correva l’anno 1963 e Francesco Rosi veniva premiato con il Leone d’Oro a Venezia per il film “Le mani sulla città” , un film di impegno civile, è una spietata denuncia della corruzione e della speculazione edilizia dell’Italia degli anni sessanta la cui didascalia del film dice: «I personaggi e i fatti sono immaginari, ma autentica è la realtà che li produce».Ambientato a Napoli c’è Edoardo Nottola personaggio spregiudicato che ricopre un doppio ruolo, in quello che si potrebbe ben considerare conflitto d’interessi. costruttore edilizio e consigliere comunale della città in questione, e porta avanti il suo piano di speculazione edilizia che cambierà per sempre il volto della città. Tutto inizia con un crollo di un palazzo fatiscente dove muoiono due operai , un bambino resta ferito al punto che perderà le gambe. E’ scandalo e i politici di sinistra subito accusano: dietro a tale tragedia non c’è il destino, ma Edoardo Nottola, consigliere comunale e costruttore edile, con il figlio che lavora all’ufficio comunale per le opere pubbliche. Nessuno riuscirà a fermarlo , ne il suo partito ne il consigliere dell’opposizione De Vita, sarà eletto assessore all’edilizia con la benedizione curiale e farà partire la speculazione edilizia. Ho preso un classico del cinema come esempio per iniziare un racconto. Tivoli è nota come la città della ville , città d’arte e di turismo e città termale. Le Terme Acque Albule sono da anni una risorsa della città ma un luogo dove i partiti hanno fatto serbatoio elettorale con clientelarismo di vario tipo. Dal 2001 inizia un percorso di privatizzazione con la prima giunta con sindaco Marco Vincenzi ,attualmente consigliere comunale del pd e assessore ai lavori pubblici alla Provincia di Roma , e si costituisce una SPA il cui 40% delle quote finiscono alla FINCRES SPA , il cui consigliere è Bartolomeo Terranova. In quegli anni Marco Vincenzi è dipendente delle Terme Acque Albule come direttore sanitario e ha ricoperto il ruolo dal 1993 al 1996 di amministratore delle Terme quando erano pubbliche. Diventa doppiamente dipendente dopo l’incarico di direttore sanitario delle Terme di Aprilia altra SPA fino al 2007 di cui il 53% è in mano alla FINCRES SPA. Nel novembre del 2008 a seguito di una emergenza causa dissesto idrogeologico , si verificano nelle zone di Tivoli Terme e Villalba il fenomeno della subsidenza e sinkhole ,dove delle case private subiscono crolli e danneggiamenti . Si scoprirà con una indagine geologica che il fenomeno è causato dallo spostamento delle falde acquifere , dovute all’estrazione del travertino nelle vicine cave che ha portato un abbassamento del terreno e un cambiamento del sottosuolo.
E’ ormai riconosciuta critica la situazione di tutta l’area per l’abbassamento del suolo dovuto alla sua stessa natura e all’eccessivo “emungimento” di acqua da parte delle cave di travertino.
Almeno 140 edifici sono seriamente danneggiati e attualmente non esiste alcuna certezza sulle strategie da adottare per arginare il fenomeno né è possibile prevedere quanto ancora durerà lo stato attuale di solidità apparente.
Esiste la possibilità che il travertino nel sottosuolo ceda improvvisamente a causa di fratture e cavità carsiche al suo interno nonché alla diminuzione della pressione dell’acqua estratta quotidianamente dalle cave e riversata nel fiume Aniene.Per questa ragione la giornalista di Rainews Maddalena Carlino farà un inchiesta dal titolo “Vite Crepate” e durante il documentario pone una domanda significativa a Marco Vincenzi che nel 2008 ricopre il ruolo di capogruppo del partito democratico in consiglio comunale e assessore alla mobilità della provincia di Roma :”Lei ad oggi ricopre il ruolo di direttore sanitario del Fonte Santo Spirito ad Aprilia dove l’azionista di maggioranza è sempre la Fincres Spa?” .La risposta è disarmante : “Senta scusi abbia pazienza , può chiudere la telecamera..lei è veramente una maleducata ,lei mi ha detto che stiamo facendo una intervista sulla subsidenza,io vorrei capire chi l’ha pagata ,io vorrei capire chi l’ha pagata comunque se ne può anche andare ,abbia pazienza ma non so chi la paga, vada a provocare qualcun altro , vada no la subsidenza…lei deve chiudere la telecamera” , cercando di togliere la stessa dalle mani della giornalista di Rainews , di fatto evitare di rispondere alla domanda. Questa ovviamente è la prima parte della storia e per chi vorrà seguirla , le parti successive si arricchiscono di particolari :ad oggi Maddalena Carlino è giornalista di YOUDEM,la televisione digitale del Partito Democratico , pagata quindi dallo stesso partito di Marco Vincenzi.