Reggio Calabria, arriva la commissione d’accesso

Il prefetto di Reggio Calabria, Luigi Varratta, ha reso noti i nomi dei membri della commissione d’accesso che si insedierà al Comune: il viceprefetto Valerio Valenti, il dirigente della seconda fascia dell’amministrazione civile del Ministero dell’Interno, Teresa Pace e l’ufficiale della Guardia di Finanza, Michele Donega. L’iniziativa è partita direttamente dal Ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, che subito dopo l’insediamento del nuovo governo aveva invitato il prefetto Varratta a preparare una relazione tecnica e dettagliata su quanto fatto dall’Ente calabrese.

Da questa sinergia è scaturita l’iniziativa del Ministero. In questi giorni si è lavorato alla scelta dei commissari da inviare in riva allo Stretto, per fare finalmente luce sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nell’Ente.

I commissari, inoltre, dovranno verificare anche le irregolarità di natura contabile e amministrativa che hanno portato il comune ad avere un buco nel bilancio di circa 160 milioni. In questo scenario non sono immuni né il primo cittadino Demetrio Arena, nè l’attuale Governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, che prima era sindaco Pdl di Reggio. Le reazioni in questi giorni sono state tante. I partiti d’opposizione (come il Pd, il Pdci, Idv, ma anche Fli con Angela Napoli in prima linea, che con la deputata del Pd Doris Lo Moro aveva chiesto lo scioglimento) avevano già denunciato lo stato in cui si trova la città e hanno chiesto a gran voce che venga fatta luce sulla probabile infiltrazione delle cosche e sulle responsabilità politiche.
Se venisse accertato anche dai commissari che valuteranno tutti gli atti, il coinvolgimento dei boss, il Comune di Reggio verrebbe sciolto per infiltrazione mafiosa.
Le sorti del Comune di Reggio dipendono da quello che emergerà dal lavoro dei commissari. Per il momento la tensione è altissima. Va detto pure che il Governo Monti, nella persona del Ministro all’Interno Anna Maria Cancellieri, si è subito attivato sul fronte antimafia. Già qualche settimana fa è stato sciolto il Comune di Nardodipace, in provincia di Vibo Valentia ed è stato prorogato lo scioglimento del comune di Nicotera. Anche per Nardodipace è stato difficile arrivare allo scioglimento, nonostante il lavoro della commissione d’accesso. Dopo tre anni e sempre per volontà del Ministro Cancellieri si è arrivati a questa decisione. Pare che il vento, almeno dal fronte antimafia, stia cambiando.
E questa volte le giustificazioni di Scopelliti potrebbero non servire a nulla.