Appuntamento con il boss/6
Alessio e Svetonio . Il superlatitante e il professore con uno pseudonimo che solo lui poteva affibbiargli. Ma quando “U siccu” scopre che “u professuri” è uno 007,una spia non ci vede più dalla rabbia e, per la prima volta in vita sua, non manda pizzini, ma scrive una lettere e la firma. “Ha buttato la sua famiglia in un inferno… la sua illustre persona fa già parte del mio testamento… in mia mancanza verrà qualcuno a riscuotere il credito che ho nei suoi confronti…” . Svetonio è un uomo border-line che entra in contatto col Sisde e per conto del servizio segreto civile si “infiltra” nell’organizzazione. Il suo tradimento non viene perdonato da Alessio.
Lui non è un uomo d’onore qualsiasi. È intelligente, colto, preparato. Soffre la crisi dei valori e rimpiange la vecchia politica di Craxi. Per il futuro ha già la sua lista di priorità. Abolizione del carcere duro in primis. Anche se, in fondo, pure dalla politica si sente tradito. “Jorge Amado diceva che non c’è cosa più infima della giustizia quando va a braccetto con la politica e io sono d’accordo con lui. Da circa 15 anni c’è stato un golpe bianco tinto di rosso attuato da alcuni magistrati con pezzi della politica. Ormai non c’è più il politico di razza….basta fare antimafia….sono nemico della giustizia italiana che è marcia e corrotta dalle fondamenta”. Pensa di essere nel giusto molto più dei politici corrotti. Almeno lui ha deciso da che parte stare senza se e senza ma. Sa anche di avere una certa empatia. Ma a volte con gli altri cerca di fare il modesto.
“Non amo parlare di me stesso e poi ormai è da anni che sono gli altri a parlare di me”. Ne è perfettamente convinto. Ma sa anche che difficilmente riusciranno a fermarlo.Ma questo è un altro discorso….