Usura,usurai e usurati

I nostri due “socratici”, come li ha ribattezzati un lettore, Laura e Carlo oggi si occupano di usura e banche. Quando si può parlare di usura? E chi la applica ? Chi la subisce?. Una sentenza della Cassazione, del 23 novembre 2011, ha “sancito” l’usura delle banche.

Carlo : ciao Laura, l’altro giorno mi è capitato sotto mano il Vangelo di San Luca

Laura :..ci diamo al Vangelo?

C.: perché no, in questo momento ci vorrebbe una parola di speranza
ma quello che ho letto era molto interessante

L.: …e la parola di speranza la trovi nel Vangelo di Luca?

C.: certo, infatti ho letto in Luca, 6,35 mutuum dare nihil inde sperantes ovvero presta pure ma senza sperare di guadagnarci nulla

L: …ma questo lo fanno le banche arabe e il povero Luca

C.: le banche arabe o meglio quelle che seguono i precetti islamici sono molte furbe

L.:…ognuno vive della furbizia che può…non ti sembra?

C.: ti prestano lo stesso a interesse, nonostante il corano lo vieti, ma lo chiamano rimborso da mancato guadagno. In effetti anche la religione cristiana vieta il prestito a interesse

L.:vedi, tutte le religioni sono uguali e tutte le banche sono uguali

C.:per questo nacquero i famosi banchieri ebrei, perché, poveretti, non potevano fare altra professione, visto che erano loro tutte vietate

L.: loro hanno sempre avuto il senso del mercato e si sono posizionati dove c’era spazio

C.: hai perfettamente ragione, almeno sopravvivevano. Così mentre leggevo il vangelo ho pensato a quella famiglia che si è gettata da un ponte, madre e due figli, perché erano strozzati dagli usurai.

L.: gli usurai, qualcuno li chiama benefattori altri li chiamano semplicemente strozzini

C.: sembrano benefattori quando fingono di venirti in aiuto, ma è strozzino la parola perfetta, o cravattari in quanto ti stringono alla gola il nodo

L.:però bisogna anche dire che ti danno ciò che le banche non possono o vogliono darti

C.:certo, sotto forma di ricatto, quando stai per affogare, ma non fanno che servirti della tua agonia per guadagnarvi sopra

L.:…e mica tutti sono samaritani!

C.: nessun dubbio. E ora dimmi, se qualcuno ti prestasse il denaro di cui hai bisogno al 25,34% come lo definiresti?

L.:…ladro della vita altrui. Tu invece?

C.:eh eh. Io? un banchiere…

L.:Perché? Le banche prestano al 25,34%? Ma dai, siamo fuori dal mondo

C.: se oggi resti entro questo tasso, per quanto riguarda le carte di credito revolving, non sei un usuraio

L.:ah no?

C.:No, lo dice la legge, ma se lo presti al 25,35 sei un usuraio! Non è tragicamente buffo tutto questo?

L.:quindi usuraio è chi presta al 25,34? Anche la banca, allora!

C.:no, a chi presta a un centesimo di punto in più, non confondiamo il sacro con il profano! Se la banca applica un tasso superiore al 25,34 incorre nel reato di usura, per questo specifico credito delle carte revolving

L.:certo, con confondiamo la lana con gli stracci! Quelli che rimangono a chi chiede i soldi in banca

C.: Un appropriato sarcasmo, direi. C’è stata di recente, a proposito, anche un’interessante sentenza della Cassazione, che ha visto un’alta opera di giurisprudenza. Ha assolto i banchieri Geronzi & C.ma ha detto che la banca ha applicato un tasso di usura. Niente penale, quindi, ma ha aperto la strada a un risarcimento civile,
e sai con quale motivazione?

L.:immagino le banche come l’avranno presa.

C.:mica tanto bene…forse faceva più comodo a loro se condannavano il banchiere e no consentivano il rimborso

L.:quindi è scritto nero su bianco che fanno usura

C.: in questo caso, più o meno è così, è quello che ti dicevo, è scritto nella sentenza. E’ interessante perché con la famosa commissione di massimo scoperto la banca andata oltre il tasso di usura. Cioè il tasso reale, non quello nominale, era usuraio

L.:sarà stata una svista…l’impiegato non se ne è accorto

C.:sbaglio o noto una leggera vena ironica?

L.:dai su ……è un errore.Io ironica?

C.:non è mai un errore, le banche sanno benissimo quello che fanno, altrimenti non sarebbero nella condizione di assoluto potere come sono

L.:io sarò ironica ma tu ce l’hai con le banche

C.:assolutamente no, ma ho conosciuto il sistema dall’interno, e ho anche scritto qualcosa a proposito nei giorni scorsi, ma con argomentazioni del tutto opposte a quelle di un certo Scilipoti nei giorni scorsi

L: …e poi scusa, ma Geronzi & Co. come facevano a sapere che la loro banca applicava un tasso usuraio?

C.:nessuno sa mai ciò che accade, ovvero nessuno è responsabile sembra, questo è l’interessante del sistema

L.:beh, in effetti in tutte le grandi aziende il capo non sa cosa fanno i dipendenti. Mica Marchionne sa cosa fanno o meglio facevano gli operai a Termini Imerese!

C.:se c’è una regola, che va oltre la legge, il povero funzionario non può non applicarla, altrimenti dovrebbe andare contro la regola ma perderebbe il posto di lavoro se applicasse la legge e non la regola, chiaro, no?
In quanto a Marchionne ho idea che sarebbe più nel ruolo se producesse falci, non macchine. Scusa, eh ma mi ci hai tirato per i capelli!

L.:quindi quando vai allo sportello sai di avere un poveraccio che deve applicare la regola e non la legge…tranquillizzante.
Io non tiro mai nessuno per i capelli…

C.:hai colto nel segno, chi è dietro lo sportello oggi è solo un esecutore e se non fa quello che gli dicono viene licenziato, ma tornando all’usura…vuoi?

L.:si si torniamo

C.:vedi un tempo l’usura si misurava solo in relazione al cosiddetto stato di bisogno,ma era un’arma a doppio taglio, chi prestava ne aveva paura

L.:ma adesso non più, è legalizzata

C.: negli anni scorsi la nuova legge ha disposto che lo stato di bisogno è solo un’aggravante del reato, non un reato in sé il fatto di approfittarsene

L.:a proposito, sai che non si denuncia quasi più l’usura?

C.: non ne dubito, la legge di oggi, rende molto più difficile l’identificazione dell’usuraio, perché devi dimostrare l’interesse che ti ha applicato, non che sei andata da lui perché sei disperata…

L.:..meraviglioso… senti per chiudere come ci si salva dall’usura? Una battuta di spirito per favore…

C.:potrei dirti vincendo al superenalotto o a qualche jackpot, ma se penso che le concessionarie dei giochi, alcune almeno, sono in odore di mafia, come denunciato più volte da alcuni media…no, su questo non riesco a fare una battuta.
Falla tu, che oggi sei particolarmente pimpante

L.:…spiritoso… su mafia e giochi vari ci si può scrivere un romanzo e poi c’è di mezzo, pensa, anche un membro della commissione antimafia!
Hai ragione niente scherzi oggi..argomento delicato per tante persone…

C.:ecco appunto, l’unica battuta che si potrebbe fare è quella sulle schiene degli usurai, con le fascine secche, come si faceva al tempo dell’antica Roma

L.:..per ogni persona usurata una bella dose di fascine sulla schiena…non male..una bella punizione corporale che allargherei anche ai bancari e banchieri…..
E meno male che avevamo promesso di essere più buoni!

C.:i bancari sono già abbastanza puniti per dover lavorare sotto i banchieri…Ecco una parola buona!Così sei più contenta

L.:…meglio di niente

C.: alla prossima Laura, forse saremo più cattivi ancora!

(pubblicato www.lindro.it)