Santapaola: processo sospeso sine die
(di Antonella Folgheretti)
Antonino Santapaola, detenuto da oltre 11 anni e da qualche hanno anche in regime di 41 bis, risulta “affetto da una grave sindrome psicorganica ingravescente, con manifestazioni cliniche di demenza e disturbi correlati del comportamento”. Lo hanno affermato ieri il professore Francesco Bruno, neurologo e psichiatra, titolare della Cattedra di Psicologia Forense presso l’Università di Roma “La Sapienza” e il dottor Bruno Calabrese, psicologo e criminologo, docente in Scienze Forensi presso l’Università di Roma “La Sapienza”, entrambi nominati, quali periti di ufficio, dalla Corte di Appello di Catania, Seconda Sezione Penale, presieduta da Michelino Ciarcià, a latere i consiglieri Carmen La Rosa e Sebastiano Mignemi, nell’ambito del procedimento penale denominato “Cassiopea”. I periti – sentiti all’udienza del 20 settembre 2011 – hanno concluso per l’incapacità di stare in giudizio di Santapaola, ma hanno anche riferito alla Corte che “il paziente non può essere considerato come persona socialmente pericolosa e che le sue condizioni di salute non possono essere considerate compatibili con un regime carcerario duro (41 bis) e nemmeno con un regime carcerario ordinario”. Bruno e Calabrese sono giunti alle suddette conclusioni dopo avere effettuato sull’ex boss esami clinici ed accertamenti scrupolosi, tali da redigere una perizia di 101 pagine con relativi allegati (più di 300). La Corte di Appello di Catania, che ha condiviso in pieno le argomentazioni di Bruno e Calabrese, i quali hanno anche videoregistrato il Santapaola durante le operazioni peritali, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore generale Giulio Toscano e del difensore, l’avvocato Giuseppe Lipera, ha sospeso il processo ‘sine die’. Analogamente, sempre ieri, il Tribunale di Catania, Prima Sezione Penale, presieduto da Rosario Cuteri, a latere i giudici Alfredo Cavallaro e Eliana Trapasso, su richiesta del Pm della Dda Iole Boscarino, ha sospeso altri due processi a carico di Antonino Santapaola, difeso sempre dall’avvocato Giuseppe Lipera, per incapacità dello stesso di partecipare coscientemente in giudizio. Il Tribunale, a seguito della perizia disposta d’ufficio effettuata dal medico-legale, Carlo Rossitto, e dallo psichiatra Ferrara, che in udienza hanno sostenuto la incapacità dell’imputato di partecipare coscientemente in giudizio, ha rinviato la prossima udienza al 27 marzo del 2012, disponendo nuovamente la comparizione dei periti, che qualche giorno prima sottoporranno ancora Santapaola a perizia per accertarne ancora la incapacità o meno. Anche la Quarta Sezione del Tribunale Penale di Catania, presieduta da Giuseppe Grasso, a latere Riccardo Pivetti e Gabriella Larato, ha sospeso il procedimento penale denominato ‘Fiducia 2’ a carico di Antonino Santapaola, sempre per incapacità di stare in giudizio. Il Tribunale, dopo avere sentito i periti nominati d’ufficio, Ariatti, Camerini e Cerisoli, tutti di Bologna, che hanno affermato la incapacità di stare in giudizio di Santapaola, ha sospeso il processo a carico dell’imputato rinviando all’udienza dell’1 ottobre 2012. Il difensore ha chiesto che il detenuto venga immediatamente scarcerato per la “incompatibilità del regime inframurario con le sue accertate gravissime condizioni di salute, così come sostenuto dai periti d’ufficio, nominati della Corte di Appello di Catania”.