Due Torri connection, Bologna, il Suda America e San Marino
(di Luca Rinaldi)
A Milano circa venti anni fa fu una “Duomo Connection”, oggi a Bologna è una “Due Torri Connection”. Città che vai monumento che trovi, ma il narcotraffico rimane sempre lì, anche quello internazionale.
Così capita che proprio sotto le due torri bolognesi una operazione antidroga porti all’arresto di 14 persone tra Italia, Austria e Spagna. L’accusa è quella di associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Un anno di indagini complesse quelle portate avanti dalla squadra mobile di Bologna con l’ausilio di SCO e direzione centrale dei servizi antidroga su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna. Una inchiesta che incrocia altre inchieste più o meno recenti, nell’ordine, ‘Golden Jail”, “Decollo Ter” e per quanto riguarda alcuni nomi anche la recentissima “Decollo Money” che ha toccato anche lo Stato di San Marino.
Racconta molto bene l’inchiesta appena conclusa Antonella Beccaria sul Fatto Quotidiano. Particolarmente interessanti sono i nomi che entrano sia nella operazione “Decollo Money”, sia in questa “Due Torri Connection”. I primi sono quelli di Francesco Ventrici e Vincenzo Barbieri, coloro i quali si mettono in contatto con i vertici del Credito Sammarinese per depositare, secondo le indagini, in più tranche, circa 15 milioni di euro provenienti dal narcotraffico. 15 milioni che sarebbe stato addirittura il prezzo fissato da Lucio Amati (presidente e proprietario del Credito Sammarinese) per la vendita dell’intera banca
Barbieri, broker della ‘ndrangheta, avrebbe addirittura aperto un conto presso la banca di San Marino nonostante il suo curriculum criminale fosse noto anche ai terminali della banca. Ventrici e Barbieri avrebbero così individuato nel Credito Sammarinese una ottima ‘lavatrice’ per ripulire i proventi del traffico di droga.
Vincenzo Barbieri era poi stato freddato nel marzo scorso a San Calogero (Vibo Valentia), in pieno territorio dei Mancuso, di cui Barbieri avrebbe fatto parte. Ma da alcune fonti investigative emerge invece il particolare che lo stesso Barbieri, in realtà, avesse cominciato a fare concorrenza ai traffici dei Mancuso.
Storie che si incrociano e che probabilmente troveranno maggior chiarezza col proseguire degli interrogatori degli implicati e con le ulteriori ricostruzioni degli inquirenti.
Nell’odierna operazione è stato poi individuato un punto di collegamento del gruppo criminale in Spagna, ad Alicante. Gruppo, questi’ultimo, che avrebbe costituito il tramite con i narcotrafficanti colombiani
(lucarinaldi.blogspot.com)