Plebiscito flop

 

Neppure Gigi D’Alessio , il cantante che riempie tutte le piazze di Napoli, è riuscito a rianimar Berlusconi,Lettieri e il Pdl. Il Cavaliere aspetta fino alle 11 della sera, con una Piazza Plebiscito che non si è riuscita a riempire fino in fondo per fare la sua comparsa sul palco. Accanto a sé ha Gigi D’Alessio e il suo candidato a Sindaco. Si esibisce nei suoi numeri preferiti : canta “O surdato ‘nnamurato”, porta i saluti dei 7 grandi della terra e poi si lancia in un impegno straordinario. ”nella città dei mille bisogni,della crisi dei rifiuti, delle emergenze che non passano mai, promette:il Milan non comprerà Hamsik”. Il resto è una serie di attacchi al suo incubo Gigi De Magistris. “Volete che la città venga amministrata da un Sindaco che metterebbe le manette a Napoli, un ex pm che non ha vinto mai un processo, uno incape di amministrare finanche una bancarella di cozze?”. La piazza applaude poco convinta e con un solo desiderio : continuare a sentire le canzoni di Gigi D’Alessio. Qualcuno si infastidisce e molti fischiano sonoramente fino a superare i decibel dell’amplificazione. Doveva essere la serata fine di mondo, con i calciatori del Napoli ad entusiasmare la folla. E invece alle nove e mezza della sera Piazza plebiscito è semivuota e Berlusconi è ancora asserragliato nella sua suite all’Hotel Vesuvio. E’ da lì che il cavaliere che ha scelto Napoli per chiudere la campagna elettorale più difficile della sua vicenda politica, rilancia la sua promessa :”Presto vareremo un provvedimento di sospensione degli abbattimenti sino al 31 dicembre . E Napoli avrà la sua legge speciale.”.Poi una minaccia ai suoi alleati, che ha anche il sapore di una sconfitta annunciata “Anche se perdiamo a Milano e Napoli il governo non cade”. E avverte Lettieri:”Se tra un anno non farai le cose che devi fare verrò a Napoli a prenderti a calci”.

Appare stanco, Berlusconi, quando vede quella piazza con molti, troppi vuoti. L’umore peggiora quando gli danno i dati dell’altra piazza sul lungomare dove ci sono i fan di de Magistris. “L’Italia è uscita dall’eterno spot berlusconiano e De Magistris ha bucato la pancia napoletana”, dice un’entusiasta Nichi Vendola. “Gigi avrà carta bianca nel governo della città, i partiti non faranno alcun ostacolo”, promette Tonino Di Pietro. Ma c’è un’altra campagna elettorale , occulta e parallela , che non ha bisogno di concerti e che si concluderà lunedì quando l’ultimo elettore avrà infilato la sua scheda nell’urna. E’ quella che in queste ore si sta svolgendo nell’ombra, con il tentativo di comperare interi pacchetti di voti. Così come al primo turno , raccontano i boatos raccolti soprattutto nelle zone più periferiche della città, sono in azione i “portavoti”, strani figuri a cavallo tra camorra e galoppismo elettorale che assicurano al candidato supporto e consensi. Si parla di voti comprati tra i 50 e 70 euro due settimane fa. Allora erano in campo i vari candidati al consiglio comunale, ora che a fronteggiarsi sono solo in due , Lettieri da una parte, De Magistris dall’altra,il prezzo è aumentato. Ne parla anche Luigi De Magistris in un esposto presentato alla Procura della Repubblica. “Delineo – spiega- gli ambienti camorristici che ruotano intorno a Lettieri, con elementi seri sulla strategia della tensione messi in atto da lui e da persone a lui vicine , oltre all’intervento in queste ore per cercare voti”. E’ caccia all’ultima scheda. I sondaggi del centrodestra, almeno quelli più favorevoli, danno De Magistris avanti a Lettieri, ma di poco. “Ce la possiamo fare”, è la parola d’ordine che circola in queste ore, e allora le promesse si sprecano. E’caccia al voto dei parenti dei detenuti a Secondigliano, al Cavone, a Scampia e nei Quartieri Spagnoli, dove molte famiglie dei carcerati in istituti di pena lontani da Napoli, sono state avvicinate con la promessa di trasferimenti dei congiunti in carceri più vicine.

Tenta le ultime carte il Pdl, la più gettonata è quella che punta a screditare De Magistris. Ernesto caccavale, ex europarlamentare berlusconiano, ha messo in campo addirittura una “associazione delle vittime “ dell’ex pm. E per le strade ieri è apparso un dossier nel quale si parla di De Magistris come di “Gigino ‘0 flop”, nel quale si ricostruiscono, ovviamente in modo falso, le inchieste portate avanti dall’ex magistrato. Colpi bassi, tentativi disperati di risalire la china di uno svantaggio che molti sondaggi ritengono insuperabile, e tensione. L’ultimo, grave, espisodio è l’incendio del comitato elettorale del candidato del Pdl, Lettieri. Una vicenda oscura sulla quale si sta ancora indagando che però dà l’occasione a Lettieri per attaccare il suo avversario. De Magistris è “moralmente responsabile del clima d’odio. Non ha mai preso le distanze dai numerosi episodi di violenza che hanno caratterizzato questa campagna elettorale”. L’ex pm replica parlando i strategia della tensione.

 (pubblicato su Il Fatto Quotidiano del 28 maggio 201)