Erice: da Pizzolungo passando per Ustica e il delitto Rostagno per arrivare alle vittime di oggi della violenza

«Sono nato per non morire mai». A nome di tutte le vittime della strage del Dc 9 di Ustica, di Mauro Rostagno e di Nino Via, lo hanno detto gli studenti delle scuole ericine che si sono ritrovati nell’aula bunker del carcere di Erice San Giuliano che per l’ennesima volta ha ospitato un evento pubblico, diverso da quello per il quale la struttura è stata costruita (qui si è celebrato il cosiddetto maxi processo alla mafia denominato Omega). L’aula una sorta di anfiteatro diventa sempre più una struttura a servizio del territorio, meriterebbe una intitolazione ed il nome che viene in mente è quello dell’agente di custodia Giuseppe Montalto, ucciso dalla mafia l’antivigilia di Natale del 1995 perchè la sua morte fosse un regalo ai detenuti di Cosa nostra ristretti al 41 bis (carcere duro) da parte dei mafiosi liberi, un delitto che porta la firma del super latitante Matteo Messina Denaro, così per ricordare le nefandezze compiute da chi qualcuno vede come possibile sindaco o politico nonostante le mani sporche del sangue di tanti morti ammazzati.

«Non ti scordar di me» il ciclo di manifestazioni ericine dedicate a rinnovare il ricordo per la terribile strage di Pizzolungo del 1985 ha quindi conosciuto un altro dei momenti in programma, con i giovani studenti che hanno dato prova della loro sensibilità e di essere capaci di fare memoria se adeguatamente sollecitati dagli adulti e come hanno saputo ben fare le loro ed i loro insegnanti. Hanno ricostruito tre storie dei nostri tempi, Ustica, Rostagno, Nino Via (coinvolti sono stati gli studenti del 1° e 2° circolo didattico, la media De Stefano, le scuole Castronovo, Pagoto e l’Alberghiero Florio), esaltando gli aspetti umani, gli aneddoti, la quotidianità che queste persone hanno vissuto senza la pretesa di essere «eroi» ma che proprio per questo sono diventate «persone speciali» della nostra storia. Le vittime di Ustica sono ancora lì davanti ai nostri occhi a cercare un perchè di quella morte trovata su quell’aereo che da Bologna li stava portando a Palermo in quel 1980 attraversato da quelle stesse trame che forse armarono anche la mano dei killer che uccisero nel 1988 Mauro Rostagno. Nino Via fu un giovane magazziniere di Trapani che a dispetto di una città che spesso si gira dall’altra parte, la vigilia dell’Epifania del 2007 non si girò dall’altra parte mentre due banditi volevano rapinare un suo collega, intervenne e fu colpito da un solo colpo mortale. Maledetta quella società che ha bisogno di eroi perchè significa che la coscienza civile ancora non è di tutti.