Due sordi e un pacco ingombrante.
(di Martina Castigliani)
Francia e Italia sulla questione migranti.Un dialogo tra due sordi e nel mezzo vite umane in attesa di conoscere le loro sorti. Italia e Francia continuano a scontrarsi sulla questione migranti e tra notizie contrastanti e dichiarazioni, nel weekend è esploso il caos a Ventimiglia, dopo che i treni per la Francia sono stati improvvisamente cancellati. Un black out durato qualche ora, in un pomeriggio delicato, quando migranti in attesa di raggiungere i loro parenti oltralpe si sono visti ancora una volta chiudere la porta in faccia. Dopo la decisione italiana dei giorni scorsi di accordare permessi di soggiorno temporanei, la Francia sembrava non avere particolari obiezioni: per tutti coloro che si sarebbero presentati con i documenti rilasciati dall’Italia, non ci sarebbe stato bisogno di mostrare il passaporto. Una condizione importante e che certo fa la differenza. Le cose però sono precipitate velocemente, quando domenica i francesi hanno costretto tutti i treni a interrompere il tragitto. A Mentone, sul confine franco-italiano, è stata schierata la Compagnie repubblicaine de securité, per garantire che nessuno oltrepassasse la linea. I veri problemi sono arrivati intorno alle 12.30 quando è arrivato quello che era stato ribattezzato “treno della dignità”, con a bordo migranti e militanti dei centri sociali provenienti da Genova e dintorni. Questi ultimi, non appena scoperta l’ennesima chiusura francese hanno cominciato a protestare, occupando i binari e marciando davanti all’ambasciata francese a Ventimiglia al grido di “liberté”. Franco Frattini, il ministro degli esteri italiano ha ricevuto una spiegazione alquanto contorta, sentendosi dire che “i treni sarebbero stati bloccati a causa della manifestazione”, quando questa in realtà ne è stata la conseguenza. Un dialogo tra sordi dunque, dove a risentirne sono ancora una volta i migranti, divenuti un “pacco ingombrante” di cui nessuno vuole occuparsi. Da una parte l’Italia, che con slogan apocalittici cerca di mantenere l’immagine ferma, almeno di fronte ad una parte degli elettori che certamente non vedono di buon occhio questa cosiddetta “invasione”. Dall’altra una Francia che, in un clima politico molto teso e in aria di campagna elettorale per le prossime presidenziali, non ha bisogno dell’ennesima pubblicità negativa. Sotto la torre Eiffel non tira una bella aria e da qualche mese Marine Le Pen, la nuova leader del Front National, si sta accaparrando moltissimi consensi, sbaragliando tutti nei vari sondaggi più o meno attendibili. Il messaggio è chiaro: la ventata di ultra destra e razzismo investe anche la Francia e Sarkozy, che si è visto sottrarre dalla Le Pen uno dei punti chiave della sua campagna elettorale, ovvero la sicurezza, non può ammettere passi falsi. Quello che preoccupa veramente tra tattiche politiche, campagne elettorali e solidarietà Front National-Carroccio, è che ci si dimentichi che nel mezzo ci sono esseri umani, che non solo meriterebbero, ma a cui spetterebbe di principio una maggiore considerazione.