Passo dopo passo : dal Molise a L’Aquila.
(di Alessandro Corroppoli)
Il 24 Febbraio 2011 Aldo Patriciello, Europarlamentare del PDL, viene rinviato a giudizio dal Gup di Isernia con l’accusa di falso ideologico, truffa e frode in pubbliche forniture. Sembra che, secondo gli inquirenti, Aldo Patriciello assieme al fratello Gaetano, conosciuto anche come Saddam, nel 2004 avrebbe fornito all’impresa Aldani di Bologna ( la quale è titolare dell’appalto per la costruzione del primo lotto dell’autostrada San Vittore – Termoli) calcestruzzo scadente da utilizzare per la costruzione dei pilastri di un viadotto (inchiesta “Piedi d’Argilla”).
Ma cosa c’entra l’inchiesta “Piedi d’Argilla” con la ricostruzione de L’Aquila?
Partiamo subito col dire che la ristrutturazione della Questura de L’Aquila è stata assegnata all’impresa costruttrice Nicando costruzioni srl, di Giuseppina Patriciello, sorella dell’onorevole. Fin qui nulla di strano e nulla in contrario che la sorella, o un familiare, di un qualsiasi onorevole partecipi a una gara d’appalto pubblica. Ma i primi dubbi e perplessità arrivano andando a leggere la quota di partenza della base d’asta e la somma con cui è stata aggiudicata la gara.
Base d’asta 9.774.316,99 euro. Appalto assegnato e gara vinta con 4.641.236,68 ovvero con un significativo ribasso del 47,48% (cioè alla metà del prezzo stabilito per la gara!).Piccola postilla. Bisogna anche dire che già in precedenza, attraverso una gara a trattativa privata, i lavori per la ricostruzione della Questura erano stati affidati ad una ditta molisana, il consorzio Inteco, la quale, a sua volta è l’impresa appaltatrice per la costruzione del nuovo auditorium di Isernia. La Corte dei Conti iniziò ad interessarsi a questo affidamento e a vederci lati oscuri quando l’appalto assegnato, alla Ati (associazione temporanea d’impresa) in cui la Inteco partecipa, è salito da 5 a 56 milioni. Analoga situazione per la Questura de L’Aquila: da 3 milioni iniziali a 18 milioni tanto che la Corte dei Conti annullò la trattativa privata e indisse una nuova gara, pubblica, che come abbiamo detto la Nicando srl, di Giuseppina Patriciello, alle ore 13.00 del 10 gennaio 2011 si aggiudica.
Diciamo anche che le colpe dei fratelli non sono da attribuire al resto della famiglia e nella fattispecie all’unica donna dei Patriciello ma bisogna dire anche che Giuseppina, insieme ai due fratelli Aldo e Gaetano, rinviati a giudizio per calcestruzzo scadente (secondo le indagini dentro le gittate hanno ritrovato fango e pezzi di legno), hanno gestito in comproprietà alcune aziende e società: Itaca srl, Seip srl, e Venfrana inerti.
Aggiungiamo che nel collegio sindacale della Nicando srl siede la signora Pilla Maria la quale svolge un duplice ruolo e cioè quello di membro del collegio sindacale della Nicando srl ma anche, e soprattutto, il ruolo di Presidente del collegio sindacale della Mc Group, Molise conglomerati, impresa con sede a Venafro e di proprietà, guarda un po’, dei Patriciello.
La Mc Group è proprio l’azienda accusata dai magistrati, nel processo “Piedi d’Argilla”, di fornire calcestruzzo scadente per qualità e quantità.
Domanda: la Nicando srl per la ricostruzione della Questura di L’Aquila da chi si rifornirà per il calcestruzzo? E ancora: quel 47,48% di ribasso ha a che fare con l’utilizzo, eventuale, di materiale scadente? E la stazione appaltante ha certezza che con questo ribasso il lavoro sarà effettuato a “regola d’arte”?
Affari & politicaLa Nicando srl non è solo Giuseppina Patriciello ma anche Nicandro Cotugno figlio di Giuseppina e Vincenzo Cotugno ex sindaco di Venafro, quota UDC ( stesso partito dell’onorevole Patriciello prima che passasse nelle file del Pdl), costretto nel 2007 a dimettersi per incompatibilità: avrebbe avuto, secondo gli inquirenti, legami con ditte vincitrici di appalti per forniture di vario genere con l’ente comunale.
La Nicando srl non è alla sua prima “uscita lavorativa” extraregionale anzi può vantare la costruzione di capannoni, ad esempio, dell’indotto Fiat Sata a Melfi. Però la sua opera più importante, molto probabilmente anche sotto un profilo prettamente economico, è la costruzione del Neuromed di Pozzilli fiore all’occhiello del business dei Patriciello.
Tanto è vero che in passato proprio Aldo Patriciello e sua cognata Maria Pietracupa hanno ricoperto incarichi di primo ordine all’interno della struttura sanitaria. Ma proprio i due “parenti” nel giugno 2010 vengono condannati ,in primo grado, a un anno e sei mesi per abuso d’ufficio perché,secondo l’accusa, avrebbero stipulato un contratto con la Fondazione Pavone per consentire alla Neuromend di acquisire il controllo della casa di riposo della Fondazione stessa, il tutto per poi ottenere l’accreditamento regionale
Fatto curioso però è anche un altro: la recente nomina, e di conseguenza il rientro ufficiale in maggioranza regionale, dell’Adc -partito di centro di Pionati – dove Pietracupa è il vice segretario regionale.
Una delle crisi più forti tra l’Adc di Pietracupa (leggi anche Patriciello) e il governo regionale, rappresentato dal governatore Michele Iorio (Pdl), la si è avuta quando quest’ultimo ha stilato, per rientrare e ammortizzare il deficit sanitario, il piano di rientro regionale che prevedeva tagli alle convenzioni. Ma subito dopo la nascita di Futuro e Libertà quasi contemporaneamente avvengono due fatti straordinari.
Il rinnovo della convenzione, con gli stessi termini e finanziamenti economici, tra la Fondazione di proprietà della Neuromed e la Regione e un riavvicinamento politico con l’ADC, che con i suoi tre uomini sostituisce quelli di FLI, nonchè la nomina ad Assessore di Maria Pietracupa che si occuperà, ad esempio, di riformare i consorzi industriali.
Solo una mera coincidenza oppure il tutto è da ricondurre ad un affaire politico/ economico?