Trapani: due promozioni pesanti per le indagini antimafia

(Matteo Messina Denaro)
Nella lotta alla criminalità organizzata e mafiosa gli investigatori della provincia di Trapani debbono aver fatto un ottimo lavoro se in un sol colpo, rompendo con i precedenti, il ministero dell’Interno ha promosso alla qualifica di primo dirigente addirittura due vice questori che prestano servizio a Trapani: il capo della squadra Mobile, Giuseppe Linares, e il dirigente del commissariato di Marsala, Matteo Bonanno. Non sono, se ne ha la certezza, promozioni conseguenza dell’anzianità di carriera dei due funzionari, ma sono il risultato di un lavoro complessivamente svolto che è risultato apprezzato al Viminale. C’è un comune denominatore che poi riguarda i due neo dirigenti della Polizia, la conoscenza investigativa del super boss latitante Matteo Messina Denaro, in tempi e circostanze hanno guidato quelle indagini che hanno reso difficile la vita alle cosche mafiose del trapanese.
Linares poi oggi è con la Mobile di Trapani parte della «squadra» allestita dal Viminale, e della quale fa parte la Mobile di Palermo e lo Sco di Roma, che sta dando la «caccia» a Messina Denaro; la sua promozione esalta meritatamente l’intero gruppo di investigatori trapanesi, gli stessi che in un decennio hanno tagliato tanti collegamenti tra la mafia e i colletti bianchi, scoperchiato la pentola della mafia militare e quella della mafia che è diventata impresa. Non c’è dubbio poi che il questore Giuseppe Gualtieri, l’uomo che mise fine alla latitanza del boss corleonese Bernardo Provenzano, «incassa» con la doppia promozione un buon risultato per la sua Questura.Matteo Bonanno, 57 anni, oggi commissario a Marsala, è stato funzionario della Mobile e dirigente dei commissariati di Mazara, Alcamo e Castelvetrano, prima di arrivare a Marsala ha diretto per un lungo periodo la sezione della Dia di Trapani. Giuseppe Linares, 41 anni, è alla squadra Mobile dal 1992, anno di inizio della sua carriera, dirige la Mobile dal dicembre 1995. La promozione di Linares rompe anche una brutta tradizione, nessun dirigente della Mobile di Trapani ha mai lasciato questo ufficio con una promozione. I mafiosi trapanesi addirittura furono «intercettati» a dire, già tanti anni addietro, che Linares doveva andare via da Trapani, cacciato e allontanato, qualcuno aveva messo in giro anche la data di quel trasferimento, doveva accadere in un fantomatico mese di aprile.
Adesso il passo in avanti, la promozione a primo dirigente che lo porterà a dovere lasciare la guida della Squadra Mobile di Trapani ma certamente, e non potrà o dovrà essere altrimenti, verrà sfruttato per rilanciare la lotta alla mafia in un momento definito strategico per la cattura del Capo di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro. Lui ha le chiavi della lotta giusta tra le mani, perchè la lotta alla mafia che Linares ci ha fatto conoscere è quella che non guarda in faccia a nessuno, men che meno lobby ed equilibri politici, e che sa tutelare i cittadini onesti.