Rivelazione shock di Fabio Granata all’iniziativa Non bacio le mani

Fabio Granata (panorama.it)
(Tratto da CalabriaOra – di Danila Bellino)
Fornisce un dato shock Fabio Granata, vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia: «Stiamo analizzando dati preoccupanti sul fronte dell’inquinamento mafioso del voto. In Calabria ad esempio ben 28 candidati alle regionali risultano fuori dal codice di autoregolamentazione e di questi ben 18 risultano eletti». Insomma è peggio di prima. Il dato, del resto, arriva non solo da una fonte istituzionale qualificata, il vicepresidente dell’Antimafia, appunto, ma anche politicamente insospettabile: ex di An, Fabio Granata è deputato eletto con il Pdl.
Fornisce gli esiti dell’accertamento preliminare intervenendo, ieri sera a Roma, alla presentazione della campagna di sensibilizzazione antimafia “Non bacio le mani”, organizzata dall’editore calabrese Florindo Rubettino. Granata ha inoltre spiegato che «nella Commissione ci sono le stesse luci e ombre che si ritrovano in Parlamento, ci sono aree che dimostrano una tiepida volontà di perseguire certe questioni che invece sono diventate centrali, come le intercettazioni telefoniche oppure la questione delle navi dei veleni». Ma se si fa una valutazione di successi e insuccessi, Granata porta avanti certi primati: «Siamo stati i primi a stabilire un codice etico per la selezione delle candidature mentre una battaglia finita male, almeno finora, è stata quella del Comune di Fondi, il cui scioglimento avevamo chiesto più volte e dove invece la giunta si è dimessa eludendo le normative».
Dall’altra parte dello schieramento politico, l’onorevole Laura Garavini, capogruppo del Pd in commissione Antimafia non esita a dichiarare che «Fabio Granata e la collega Angela Napoli per noi sono due interlocutori straordinari, non è un caso che alcune battaglie ci abbiano visti uniti». Se la Commissione, d’altronde, ha delle difficoltà politiche, secondo la Garavini è sul fronte civile che bisogna insistere: «Oggi abbiamo ricevuto dei ragazzi di due istituti superiori, uno di Taurianova e l’altro della provincia di Cosenza, al primo sarà anche assegnato in gestione un bene confiscato alla mafia; bene, questi ragazzi hanno posto delle domande veramente pertinenti su cosa fare contro la mafia e sulla legislazione per i beni confiscati».
«L’iniziativa “Non bacio le mani” è nata – ha dichiarato l’editore Florindo Rubettino – «dalla volontà di promuovere una cultura della legalità attraverso la conoscenza del fenomeno mafioso. Abbiamo così raggruppato alcuni titoli di punta, ’Ndrangheta e Storia criminale di Enzo Ciconte, Il Gotha di Cosa Nostra di Piergiorgio Morosini, Peppino Impastato di Sergio Vitale e Malitalia di Laura Aprati e Enrico Fierro». Molti contributi degli stessi autori si leggeranno, ha precisato Rubbetino, «sul sito www.nonbaciolemani. it, dove verranno lanciate altre iniziative culturali, realizzate anche col sostegno della Provincia di Catanzaro; a ottobre, poi, usciranno altri due titoli, Sangue e onore in digitale di Ettore Castagna e un libro sul simbolismo della mafia scritto da Enzo Ciconte».
Con una certa causticità, Enrico Fierro liquida così la querelle sull’editoria antimafia: «Berlusconi si può permettere di editare Gomorra, guadagnarci molto sopra e poi prendersela con gli scrittori e gli sceneggiatori; ma questo è un periodo in cui il silenzio fa comodo alla mafia, soprattutto per due grandi opere, l’Expo di Milano, già avviata e il Ponte sullo Stretto, ancora virtuale».