La lezione di Giannetto

Se volete vedere una sinistra che vince andate a Lamezia Terme, Calabria. Oppure recatevi a Pietrasanta, provincia di Lucca. Entrambi i viaggi non saranno sprecati, perché sia a Lamezia che a Pietrasanta, la vittoria è fatta di pochi, semplici ingredienti. Persone perbene candidate, uomini al di fuori e al di sopra dei giochi dei partiti, popolari, nel senso che sono riconosciuti dalla propria comunità, apprezzati per il loro presente e per il loro passato specchiato. Uomini politici, nell’accezione più nobile del termine, che hanno scelto linee chiare, nette, discriminanti. Insomma, chi ha votato per Gianni Speranza sapeva quale era il progetto, sapeva dove stavano gli amici e anche i nemici, sapeva con chiarezza che ogni passo dell’amministrazione, ogni scelta, sarebbe stata ispirata da una sola filosofia: cacciare la ‘ndrangheta, tenere fuori dal comune della terza città calabrese i politici che in questi anni hanno strizzato l’occhio ai boss e ingrassato i loro portafogli, migliorare la qualità della vita.

Per questo Gianni, Giannetto perché nel sud i diminutivi ti si appiccicano addosso, è stato combattuto: minacciato dalla ‘ndrangheta, osteggiato dai poteri forti della città, inviso ai notabili del PD che, con la sola eccezione del parlamentare ed ex Prefetto di Reggio, Luigi De Sena, e di Rita Borsellino, non l’hanno sostenuto. Quando Agostino Saccà e Agazio Loiero, in compagnia di Nicola Adamo e della parlamentare lametina Doris Lo Moro andarono a mettere la prima pietra ( finta ovviamente) di quella che doveva essere la “Cinecittà” della Calabria, Giannetto era sindaco. Decisero di non invitarlo neppure. Lui non se ne ebbe a male e continuò per la sua strada. Quella della concretezza e della pulizia. Anche per questo, in una Calabria dove due settimane fa il centrodestra ha stravinto, lui ha vinto con il 65,3% dei voti. A Pietrasanta da anni imperava il centro destra degli affari e del cemento. L’ex sindaco ha riprodotto in gigantografie le foto del suo arresto. Hanno perso, sconfitti da un centrosinistra che ha riscoperto i valori della trasparenza, con le primarie, della democrazia e del rapporto con la società civile.