La coperta corta
Rosarno brucia, anzi no bruciava. Il problema è risolto: gli extracomunitari sono stati allontanati. La cittadinanza è tornata tranquilla anzi adesso qualcuno si fa intervistare e dice: “noi non siamo contro gli immigrati, ci preoccupano solo gli irregolari!”. Rosarno si sta ricostruendo l’immagine e poi è colpa loro, dei “neri”, se sono arrivati poliziotti e carabinieri. Si sono ribellati ad una vita da bestie dove facevano anche da tiro a segno. Che ingrati!
Ma proviamo solo a guardare come sono andate le cose. Proviamo a mettere in fila i gesti e gli attori di questa rivolta. Due giovani una sera decidono di ammazzare il loro tempo sparacchiando “ai neri” che non sono persone ma “giocattoli” con cui divertirsi in una serata di gennaio che non passa mai. Magari i due sono i figli di gente perbene o magari sono i figli ,annoiati, di qualche capo ‘ndrina e sanno che a loro è permessa ogni cosa. Come a re o a grandi feudatari del Medioevo.
Nelle 24 ore successive lo scontro, con uguali feriti da ambo le parti, avviene tra extracomunitari e cittadini di Rosarno. Ad un certo punto cambia tutto. Interviene un terzo giocatore che non è lo Stato ma la ‘ndrangheta che deve dimostrare due cose: ai Rosarnesi (perché qualcuno di loro si è lamentato con i boss) chi comanda sul territorio (mica possono permettere allo Stato di riportare l’ordine) e agli extracomunitari che le loro braccia adesso non servono più. E gambizzano (operazione non da comune cittadino ma di chi le armi le sa maneggiare per bene). E arriva il terrore, quello vero che fa decidere a molti “neri” di andare via o di nascondersi in montagna o chissà dove.
Lo Stato interviene e qui succede qualcosa su cui riflettere: le forze dell’ordine sono chiamate ad aiutare “la fuga” degli extracomunitari da Rosarno o ancora più semplicemente portano via le vittime e non inseguono i colpevoli, o almeno questo è ciò che appare (si attendono smentite). A dire il vero l’operazione di polizia di questi giorni somiglia di più ad un piano evacuazione della Protezione Civile un po’ come se a Rosarno ci fosse stata un’alluvione o una frana. E come per ogni emergenza in Italia fra un po’ tornerà tutto come prima. Torneranno gli extracomunitari, perché bisogna raccogliere arance e mandarini e non lo possono mica fare i disoccupati di Rosarno e della Piana o quelli a cui “fittiziamente” vengono dichiarati 51 giorni di lavoro l’anno per percepire la disoccupazione speciale, pagata dallo Stato!
E così la ‘ndrangheta ha raggiunto due obiettivi: ha dimostrato chi ha il potere, vero, sul territorio ed ha effettuato un turnover della sua manodopera (così i nuovi “neri” che arriveranno saranno più docili e si piegheranno più facilmente a richieste e vessazioni).
Una domanda ai rosarnesi che ho visto, negli anni, portare da mangiare agli extracomunitari, vestirli, soccorrerli e che so essere onesti. Dove siete adesso? La ‘ndrangheta può più della vostra dignità di uomini e donne?
Una riflessione invece riguarda noi, l’opinione pubblica abbagliata dall’arrivo,a Rosarno, di 200 tra poliziotti e carabinieri. Ma da quali questure provengono? quali aree sono rimaste scoperte? Per quanto potrà durare la loro missione visto che a molti ancora non sono stati pagati gli straordinari del 2009? E cosa succede se domani c’è una sommossa in un’altra zona?La sensazione è che il Ministro Maroni lavori anche lui in emergenza con una coperta corta che copre una zona e ne scopre un’altra, visto che in polizia non ci sono assunzioni dal 1999. Certo è difficile avere un quadro completo e obiettivo della situazione ma sembra proprio il gioco delle tre carte con l’aggravante di una comunicazione che trasmette il concetto che “tolti gli extracomunitari sia risolto il problema”. Il solito modo di affrontare le cose: un medico direbbe che si affronta il sintomo ma non la malattia.
E in questo modo le parole del Ministro sulla troppa tolleranza potrebbero suonare molto simili a quella di qualche capo cosca quando ha deciso i dare una lezione “ai neri”. Cura sintomatica anche quella del Ministro Alfano contro la ‘ndrangheta: infatti questa parola farà presto il suo ingresso nei testi di legge. Mentre Cosa Nostra, Camorra, Sacra Corona Unita etc. no.
Cosa vuol dire? La ‘ndrangheta ha un riconoscimento speciale o questa trovata è uno specchietto per le allodole perché si creda che si voglia veramente vincere la guerra contro la criminalità organizzata? Un’altra coperta corta.